Ecco le dichiarazioni rilasciate da Alvaro Odriozola ai microfoni della conferenza stampa di presentazione: “Voglio ringraziare la Fiorentina, il presidente Commisso e il mister Italiano. Ringrazio anche tutto lo staff per come mi ha accolto. Io ho avuto la fortuna di nascere in una delle più belle città della Spagna, e ora di vivere in una delle città più belle d'Italia. Sono rimasto favorevolmente colpito dal gioco e dal progetto. Questo è ciò che mi ha convinto. Son felice di aver avuto quest'occasione e non vedo l'ora di scendere in campo. Formula d'acquisto e cosa mi ha convinto? Innanziutto ho parlato con Callejon, che conosco dalla nazionale. Mi ha detto che la squadra gioca in modo offensivo, col 4-3-3. Mi ha detto cose bellissime sull'allenatore, sulla città e sul club. Mi ha inoltre spronato molto; ha fatto di tutto per convincermi e sono contento di questo. Conoscevo la Fiorentina perché è da un anno che mi cercavano. La formula per ora è quella del prestito secco. Nalcio non si da mai nulla per scontato però: vedremo cosa accadrà a fine stagione. Voglio diventare un elemento importante di questa squadra e voglio fare di tutto per riportare la Fiorentina più in alto possibile. Qual è il mio sogno e che esperienza posso portare? Vengo dal più grande club al mondo. Penso che già questa esperienza sia importante per un giocatore. Ora sono alla Fiorentina che ha poco o niente da invidiare a Real e Bayern. Ho sempre avuto la volontà, grazie all'importanza nel calcio italiano che ha la Fiorentina, di abbracciare il suo progetto. Ritengo che la mia esperienza possa essermi utile per raggiungere l'obiettivo di portare in alto la squadra in Serie A. Differenze tra calcio italiano e spagnolo? Sono sempre stato una persona appassionata alla cultura italiana. Ho inoltre sempre seguito molto il calcio italiano: apprezzo molto la Serie A. La differenza principale è la tattica, coltivata maggiormente in Italia. L'ho capito anche grazie all'esperienza con Ancelotti. Sono felicissimo di essere qui e non vedo l'ora di scoprire questo mondo che è il calcio italiano. Potrei giocare in una posizione più avanzata? Nelle giovanili della Real Sociedad ho sempre giocato da esterno offensivo. Successivamente, la Real Sociedad iniziò a schierarmi da terzino per sfruttare le mie caratteristiche. Dall'anno prima del mio debutto in Liga ho sempre giocato da terzino, e da lì in poi non ho più cambiato posizione in campo. Tuttavia penso che potrei propormi anche come ala. Ritengo di poter giocare anche in quel ruolo, non ci sono problemi. Differenza con Lirola? La differenza rispetto all'anno scorso è innanzitutto l'allenatore. Mister Italiano ha uno stile di gioco che si adatta ai giocatori che ha in rosa. Callejon mi ha riferito che tutti quanti sono contenti del suo arrivo. Anche io apprezzo molto il mister. Il motivo è che vedo che si tratta di un tecnico che tira fuori il meglio di ognuno. Lirola è un grande calciatore che però non ho visto giocare molto in viola. Io sono venuto qui per dare la mia versione di me stesso. Cosa mi porto dietro della cultura basca? Io vengo da San Sebastian, una regione molto particolare. Siamo un popolo di lavoratori, con le idee molto chiare. Io voglio impegnarmi e dare il massimo. Voglio cercare di non perdere tempo e voglio lavorare duramente per raggiungere i miei obiettivi. Mi piacerebbe conoscere la cultura italiana e toscana. La storia di Firenze parla da sola e io sono un appassionato del rinascimento italiano. Il calcio è il mio primo pensiero. Tuttavia sono um grande appassionato di arte, e vivere a Firenze è magnifico".

FiorentinaUno, segui i nostri profili Social: Instagram, Facebook e Twitter
EX VIOLA, Joaquin: "Questo il mio ultimo anno di carriera. Addio Fiorentina? Sousa valorizzò altri giocatori"

💬 Commenti