Ecco le dichiarazioni rilasciate da Gianni Pettena, esponente dell’architettura radicale fiorentina, ai microfoni del Corriere Fiorentino:
“Il progetto cerca di non entrare in competizione col passato a differenza della pesantezza degli interventi precedenti. Lo studio vincitore è una garanzia assoluta della possibilità e della necessità che quest’opera di Nervi ha di essere da una parte difesa e dall’altra attualizzata, senza essere mortificata dall’aggiunta di nuove funzioni. Anzi direi che viene quasi “completata” dalle aggiunte.
Le curve? Prima erano quasi attaccate con lo scotch e il resto dello stadio si sposava male. Questo progetto propone una maggiore continuità linguistica e il riutilizzo delle vecchie due curve per ospitare funzioni di cui lo stadio è mancante, commerciali ed espositive”.
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