Il terapeuta di Nicolò Fagioli, Il dottor Paolo Jarre, ha voluto fare chiarezza sulla situazione calcioscommesse, cercando di spiegare la condizione del suo “paziente”, di seguito le sue parole a La Stampa:
“Su 500 ragazzi che giocano in Serie A, dall’1 al 3% dovrebbe avere disturbi da gioco d’azzardo, tra 5 e 15 soggetti. Invece il tasso è verosimilmente superiore di tre volte. Sono giovani, maschi, con parecchia disponibilità economica e contemporaneamente con un’attitudine al risparmio e all’uso oculato del denaro molto limitata.
I fattori di rischio sono molti. Sono ragazzi che molto spesso non hanno gli strumenti per affrontare certe tentazioni. Hanno tempo libero e lo trascorrono sempre con il cellulare in mano… A livello psicologico e neurologico accade qualcosa di sovrapponibile al consumo di droga. Da 10 anni la comunità scientifica ha messo il disturbo del gioco d’azzardo nello stesso capitolo della dipendenza da sostanze”.