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Pagelle F1, Sampdoria-Fiorentina 4-1: pomeriggio horror, (quasi) tutti bocciati

I nostri giudizi su Sampdoria-Fiorentina 4-1

Terracciano 5 – E’ più che determinante in un paio di occasioni nel primo tempo, in particolare su una gran conclusione di Candreva. Sul primo gol subíto appare incolpevole, ma sul secondo avrebbe potuto chiudere molto meglio lo specchio della porta sul primo palo. Gli ultimi due arrivano per pura inerzia del match.

Venuti 4,5 – Prima lascia sfilare un pallone pericolosissimo in area di rigore regalando una ghiotta occasione a Candreva. Poi copre malissimo su Sabiri permettendogli di servire un assist a Quagliarella per il gol del 2-0 doriano. Dopo il fattaccio, scompare dai radar. Sost. da Terzic 5,5 – Viene inserito per aumentare il numero di cross: quelli arrivano pure, ma nessuno c’è a riceverli. Sconsolato, perde spirito d’iniziativa.

Milenkovic 5,5 – Sul pressing dei primi minuti attuato dai doriani sbroglia più volte pericolose situazioni, ma risulta essere l’unico semi-concentrato in difesa quest’oggi: lo si vede in occasione degli ultimi due gol incassati.

Igor 5 – Non eccellente in fase difensiva, un po’ meglio in quella d’impostazione. Si scontra inavvertitamente con Bonaventura e si fa scappare Ferrari in occasione del primo gol doriano: sfortunato, certo, ma in questi match la concentrazione è d’obbligo.

Biraghi 5 – Prova senza infamia e senza lode. Offre i soliti buoni cross su palla inattiva e sbaraglia anche qualche situazione pericolosa nella propria area di rigore: ma è davvero troppo poco.

Torreira 5 – Sembrava fosse entrato in campo pure con il piglio giusto, ma al 14′ riceve un’ammonizione inutile a dir poco. Da lì in poi il nulla più totale. Sost. da Saponara 5,5 – Chiamato ad offrire maggiore qualità, ma oltre a qualche sgattaiolata palla al piede ed un tiro potente dal limite dell’area, non c’è più nulla da segnalare. C’è, purtroppo, anche il suo zampino sul quarto gol incassato.

Bonaventura 4,5 – Più ombre che luci. Prima si scontra con Igor e lascia Ferrari libero di segnare. In seguito, si mangia una rete grossa quanto una casa a ridosso dell’area piccola avversaria: davvero male quest’oggi.

Duncan 5 – Appare distratto e confuso sin dai primi minuti. Prima con un folle colpo di testa all’indietro provoca una pericolosa ripartenza dei doriani, dopo rischia uno spettacolare autogol colpendo la sfera al volo nella propria area di rigore. Non sono gli unici errori del pomeriggio. Sost. da Maleh 5,5 – Lo spirito è quello giusto, si propone e propone. Ma anche lui, dopo l’ammonizione subìta, gioca limitato fino a sparire completamente dal Ferraris.

Ikoné 5,5 – Non è pervenuto affatto nel corso della prima frazione di gioco. Nel secondo tempo fa vedere finalmente qualche dribbling e buon passaggio per i suoi, ma il tempo a disposizione per rimediare era, ormai, decisamente troppo poco. Sost. da Callejòn 5,5 – Appena entrato prova subito a rendersi pericoloso con qualche scarico al limite dell’area e due cross: dopodiché, si spegne.

Cabral 5 – Si propone poco e mal volentieri. Fino a qualche match fa, almeno, recuperava palla e la proteggeva spalle alla porta: oggi nemmeno questo. Sost. da Piatek 5,5 – Non si propone spesso, ma i compagni nemmeno lo cercano. Si riesce a procurare, almeno, il rigore della bandiera trasformato da Nico Gonzalez.

Nicolas Gonzalez 6 – L’argentino parte dalla sua posizione naturale e potrebbe essere libero di concludere in porta più volte, ma è generoso e predilige le verticalizzazioni. I compagni, però, non lo premiano e non si fanno trovare mai bene in area di rigore. La rete su penalty – perfetto – è la magra consolazione in una serata da dimenticare.

 

Italiano 5 – Conferma Cabral in attacco dal 1′, ma dati gli appannamenti recenti sarebbe stato meglio, forse, puntare sul collega polacco: il resto è formazione più che rodata e giusta. Questa, però, entra in campo senza quel sangue agli occhi al quale ci aveva abituato nel corso della stagione. I cambi in corso d’opera sono anche logici, ma forse si potevano adoperare con maggiore anticipo di quello effettivamente adoperato.

Pasquale Marcantonio

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