Daniele Prade
Daniele Prade, Direttore Sportivo della Fiorentina (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images) via OneFootball

Il direttore sportivo Oreste Cinquini è intervenuto ai microfoni di Pentasport su Radio Bruno per commentare la sconfitta in campionato della Fiorentina contro il Venezia e le parole di Pradè

I giocatori viola

I giocatori che ha la Fiorentina sono appetibili per molte società. Kean e Dodo soprattutto, oltre a De Gea. C’è da fare i conti con le ambizioni dei giocatori. Vogliono giocare le coppe europee. Il presidente può anche avere buoni propositi e aumentare lo stipendio, ma le loro ambizioni non si possono contrastare. La Juventus avrebbe molto bisogno di Dodo. Ma abbiamo già dato loro però molti giocatori. Se alcuni giocatori avranno sirene interessanti che li chiamano, punteranno i piedi per andarsene. Dobbiamo fare i conti con la realtà

Gli 11 titolari della Fiorentina contro il Venezia
Gli 11 titolari della Fiorentina contro il Venezia  (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images) via OneFootball

Il Venezia

La cosa che più mi ha impressionato è stato l’atteggiamento della squadra. Solo in pochi hanno reagito in maniera positiva. Dalle sconfitte bisogna risalire. Ieri era un’opportunità. La Fiorentina non si è espressa ai suoi livelli. Anche la Conference sembra ormai andata. Italiano ha sempre la possibilità di arrivare in Champions e arriverà carico a Firenze, comunque vada la Coppa Italia

L'atteggiamento di Pradè

Le cose andrebbero dette negli spogliatoi. Le sue parole credo fossero rivolte a giocatori che possono essere riscattati o meno. Le affermazioni così pesanti vanno fatte con i diretti interessati. Il bastone dopo la partita non serve. Il colloquio con l’allenatore in primis è da fare in privato. Hanno dato all’allenatore ciò che voleva, ma i risultati sono quello che contano e sono fuori da tutto. Adesso dipende tutto dal colloquio tra la società e Palladino

Su Palladino e il futuro

Il messaggio dato dalla società è di difendere a spada tratta i suoi collaboratori. Il rinnovo del contratto è stato sinonimo di fiducia. Ciò doveva suscitare una nuova spinta per andare a Venezia a fare la gara della vita, ma non c’è stato. È un problema interno allo spogliatoio. Ranieri e Mandragora ci credono e danno tutto a livello morale. Tra loro solo De Gea, Kean e Gosens. Gli altri si sono assopiti. C’è da progettare il futuro. Giocare in uno stadio dimezzato non è semplice. A volte questi particolari non vengono presi in esame. L’aspetto economico interessa poco a Commisso. Il minimo era arrivare alla Conference, ma siamo arrivati a non essere neppure in Europa

 

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