Miguel Angel Montuori è certamente uno dei numeri 10 più amati nella storia della Fiorentina. Grandissimo campione, seppe affrontare un lungo e doloroso percorso a ostacoli, tra infortuni e malattie. Nel 1955 arriva in ltalia spronato da padre Volpi, sacerdote italiano ed ex giocatore di calcio, che aveva raccomandato l’estroso cannoniere della Unìversitad Catolica di Santiago a Giachetti, l'allora direttore sportivo della Fiorentina. Al suo arrivo, c'è molta perplessità, ma le sue movenze da fuoriclasse, il suo genio e la sua inventiva spazzano via ogni dubbio. L'argentino è un campione, entra in squadra dove gioca fino al 1961. Contribuisce notevolmente a traghettare la Fiorentina di Bernardini alla vittoria del primo scudetto nel '56, e, negli anni, il suo talento “riecheggia” in tanti momenti importanti, come la Coppa delle Coppe, la Coppa Italia e la finale di Coppa dei Campioni persa contro un leggendario Real Madrid. ll 19 aprile del 1961 si gioca, nel capoluogo umbro, Perugia-Fiorentina. Durante la partita, Montuori, all'epoca ventottenne, viene violentemente colpito da un pallone tra tempia e orecchio. ll colpo lo porta a perdere i sensi, ma il ricovero in ospedale non viene ritenuto necessario. Passa la notte tranquillo, ma il mattino seguente comincia a vedere immagini doppie; per i medici si tratta di diplopia, da curare con l'immobilità assoluta a letto per tre mesi. Allo scadere di questi, Miguel Angel Montuori si sottopone ad una delicata operazione per provare ad arginare il danno. Ma il danno c'era: i medici dicono al calciatore che non c'è più nessuna possibilità che questi possa tornare a giocare. La sua carriera è finita. Dopo l'operazione, Montuori resta in uno stato confusionale, non riesce a concludere i discorsi e si isola in casa, dedicandosi esclusivamente a un corso di scacchi per corrispondenza e alla ginnastica. Fino a quando, dopo circa un anno, esce di casa e comincia a scrivere per un giornale locale, ma una mattina si sveglia con quegli stessi disturbi che lo avevano tormentato nel recente passato. Gli viene diagnosticato un aneurisma, per cui, nel 1963, viene di nuovo operato. In seguito prova ad avviare una nuova carriera, quella di allenatore, ma le successive operazioni mediche (ulcera ed ernia al disco) e le difficoltà finanziarie stroncano anche questa prospettiva di carriera. Miguel, sua moglie Teresa e i loro quattro figli tornano a vivere a Santiago. Presto i figli si sposteranno di nuovo in ltalia per studiare. Nel giugno 1988, però, la Fiorentina organizza una festa memorabile, “I dieci più”, per riunire i grandi numeri 10 della storia del club viola, un omaggio a leggende come: Montuori, De Sisti e Antognoni. Miguel Angel e sua moglie Teresa rientrano in ltalia per l'occasione e trovano ad aspettarli tanti amici, quanti, solo l'immensa classe di un campione come Montuori, e la sua umanità, possono giustificare. Gli stessi amici gli diranno: “tu rimarrai a Firenze”  e troveranno casa per Miguel e Teresa. Il Comune gli offre un lavoro come addetto alla biblioteca, ed Elio Boschi, presidente del Calcio Isolotto, gli affida la selezione dei giovani talenti: sarà Montuori a segnalare Francesco Flachi, passato a 13 anni alla Fiorentina per 40 milioni. Poi arriverà la pensione e con essa un male incurabile che si porterà via Miguel Angel Montuori il 4 giugno del 1998.

 

 

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