Ecco le dichiarazioni nella conferenza stampa post partita di Vincenzo Italiano

Gli episodi arbitrali hanno condizionato la gara...
"Non ho nulla da dire su questi episodi, perché non ho voglia di sporcare una prestazione straordinaria dei ragazzi; ho visto una squadra mettere alle corde il Milan nel primo tempo, poi nel secondo tempo abbiamo avuto occasioni nitide clamorose. Perdiamo l'ennesima volta nel recupero, dobbiamo migliorare: non è possibile lasciare punti per strada. Penso che non sia giusto: dopo una prestazione del genere non portare via punti non è giusto".

La Fiorentina deve migliorare nell'ultimo passaggio?
"Siamo cresciuti sotto porta, ma analizzando oggi dobbiamo essere più bravi nell'ultima scelta. È un dato di fatto, siamo cresciuti, ma non sta bastando. Il lavoro deve continuare".

Nico Gonzalez non è infortunato...
"Non si è solitamente indisponibili per infortuni muscolari o articolari, ma anche mentalmente: se non può dare il 100% mentalmente è come se fosse infortunato".

Un primo bilancio?
"Sono troppo amareggiato. Chiudiamo al decimo posto, vogliamo rimontare, andandoci a riprendere ciò che abbiamo perso per strada, mettendoci dentro il punto di stasera e altri risultati... L'obiettivo è ripartire e avvicinarsi a quelle davanti, possiamo farlo. Le ultime sei prestazioni sono prestazioni di una squadra che si è lasciata alle spalle il periodo negativo. Sono molto contento di quello che hanno fatto i ragazzi. Obiettivo: rimontare e rosicchiare punti".

Le sue squadre danno sempre fastidio al Milan...
"Quando si viene qua è normale concedere e soffrire, ma deve arrivarci con coraggio e personalità. Il Milan in ogni situazione ti crea pericolo. Ho chiesto ai ragazzi di avere carattere per non farsi prendere a pallonate. Lo abbiamo fatto l'anno scorso e abbiamo perso a 8 minuti dalla fine, oggi a 2. Contro questi campioni la chiave è avere coraggio e carattere".

Come mai si perde sempre all'ultimo?
"Fanno troppo male, me ne sto rendendo qui alla Fiorentina. Ti ammazzano dentro, soprattutto quando meriti di portare a casa qualcosa".

Quanto queste 23 partite ti hanno fatto crescere?
"Io guardo tantissime partite, il calcio si evolve ogni giorno: c'è da imparare e rubacchiare a quelli più bravi, mettendo nelle condizioni i calciatori di rendere secondo le proprie caratteristiche. C'è stato un mese in cui tutto si stava complicando ed è responsabilità dell'allenatore cercare di sistemare. Giocavamo palla tra i piedi, adesso attacchiamo più gli spazi andando oltre le linee difensive. Bisogna credere in quel che si fa: crescita mia e crescita dei ragazzi. Giocare ogni tre giorni è un altro sport, preparare le partite così non è facile. Crescita mia, ma ragazzi straordinari".

Jovic e Cabral sembrano cresciuti entrambi...
"Hanno già 11-12 gol, quindi con gli attaccanti siamo in doppia cifra; potevano farne molti di più, anche oggi. Anche loro hanno fatto uno step mentale, perché prima faticavamo molto di più nel trovarli, invece ora sono più mobili e convinti. Ci si aspetta di più, possiamo finalizzare di più per quel che creiamo. Mi auguro che alla ripresa migliorino ancora, abbiamo bisogno dei gol degli attaccanti".

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