“L’idea dell’ape car? Nasce nel 2019, quando abbiamo comprato la Fiorentina, volevamo promuoverci in giro per la città. Quando mi sono messo a girare prima della partita col Lecce ho sbagliato strada e sono rimasto dentro il corridoio degli Uffizi, ma ci sono sempre tanti turisti e abbiamo venduto 2500 biglietti. La prima volta a Firenze? Effetto wow: è una delle città più belle del mondo, rappresentarla è una grande responsabilità. Ormai sono diventato come in fiorentini, pronto a battute e battaglie. Siamo stati bravi a progettare il futuro”.
“L’abbiamo visto nascere e crescere, ha tutti i dettagli necessari per una società calcistica, è un’emozione particolare per noi che l’abbiamo seguito giorno per giorno. E’ il nostro futuro”.
“Vincenzo faceva parte di una lista di allenatori. Seguivo Trapani-Catania perché mi interessava un argentino dei rossazzurri e l’avevo già notato, poi è stato bravo Pradè nella trattativa con lo Spezia. Siamo molto contenti del nostro allenatore. E’ innamorato del nostro centro sportivo, ha tanti campi a disposizione e una struttura medica di altissimo livello”.
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