Gilardino
Gilardino

Vincenzo Italiano, nelle ultime settimane, ha fatto capire ai tifosi della Fiorentina che la sua permanenza a Firenze è tutt'altro che scontata: per questo, la dirigenza viola sta sondando da qualche settimana il terreno per alcuni dei più promettenti giovani allenatori del panorama calcistico italiano, da De Rossi ad Aquilani, passando per Alberto Gilardino. Lo riporta la Gazzetta dello Sport. 

Fiorentina, per il post-Italiano si seguono anche Aquilani e Gilardino

Nato negli Anni 80, emergente e con un’idea di calcio propositiva. Quando la Fiorentina guarda avanti, sulla propria panchina vede un giovane allenatore che possa dare continuità al lavoro di Vincenzo Italiano e alla sua filosofia di gioco. Una figura in parte simile a quella dell’ex tecnico dello Spezia che era stato scelto nel 2021 ma che a giugno sembra ormai a fine corsa. Il profilo è chiaro e apre lo scenario su almeno quattro allenatori che verranno studiati: Palladino, Gilardino, Aquilani e Farioli. Non sono le uniche idee, ma sono fra gli attenzionati […] Alberto Gilardino, classe ‘82 è una vecchia conoscenza di Firenze dove ha giocato dal 2008 al 2012 ed è rimasto nel cuore dei tifosi a suon di gol e di violino, come amava esultare dopo ogni rete. Conosce la città, ma al Genoa sta facendo molto bene. La società rossoblù non vorrebbe perderlo e in più ha gli occhi addosso di altri club. La strada per la Fiorentina non sarebbe in discesa. Raffaele Palladino, classe ‘84, sviluppa un tipo di gioco simile a quello di Italiano perché è passato al 4-2-3-1 che è il modulo attuale dei viola. È giovane, ha fatto bene nelle due stagioni al Monza e darebbe continuità. Anche lui è corteggiato da altri club e per questo sarebbe determinante il suo gradimento nella decisione. È in scadenza di contratto e non andrebbe trovato un accordo con il club di appartenenza, cosa che invece sarebbe necessaria per Alberto Aquilani.

Alberto Gilardino con i suoi collaboratori al Genoa
Alberto Gilardino con i suoi collaboratori al Genoa

La Fiorentina segue da vicino Daniele De Rossi

Italiano si sta giocando il futuro, che sia alla Fiorentina o che sia in uno dei club che lo stanno monitorando (come il Napoli): la qualificazione - almeno - alla prossima Europa League, col piazzamento in campionato o con la vittoria della Conference, è un obiettivo prioritario per convincere il club a puntare ancora su di lui e questo al di là della clausola. Se così non dovesse accadere, ogni scenario a quel punto sarebbe possibile. E De Rossi sarebbe in poleper colmare il vuoto sulla panchina. Pradè del resto non ha mai nascosto l’ammirazione per lui e già quattro anni fa aveva fiutato l’affare provando a portarlo a Firenze per anticipare la concorrenza. L’idea giusta al momento sbagliato: Commisso etichettò la notizia come “fake news” per confermare Iachini sulla panchina viola. Ma certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano (citazione che ad Antonello Venditti, romanista e “derossiano” non farà piacere). E allora Pradè e Burdisso sono pronti a cogliere l’occasione se dovesse presentarsi. E stavolta con il possibile placet del presidente che, tra parentesi, ha apprezzato anche la presenza di De Rossi alla camera ardente del suo amico Joe.

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