La cifra indicata da Rocco Commisso, sei milioni di euro, per l’acquisizione del comparto sud della Mercafir sarebbe impraticabile. Lo scrive il Sito di Firenze. Prima di tutto perché le stime dei valori immobiliari dei terreni si determinano, oltre che dall’estensione dei lotti, in base ai metri quadrati delle destinazioni d’uso. Il centro sportivo è utilissimo per formare i campioni viola, ma non genera profitti. Un’area con uno stadio che ospita decine di migliaia di persone e strutture commerciali ed alberghiere genera profitti. Altro aspetto non secondario è che i terreni per il centro sportivo acquistati a Bagno a Ripoli erano di proprietà privata, mentre quelli alla Mercafir sono di proprietà pubblica. Un ente pubblico non può vendere sottocosto un immobile ad un privato: si configurerebbe il danno erariale – reato amministrativo – con giudizio della Corte dei Conti. A far ipotizzare che la cifra di 6 milioni auspicata da Commisso sia non percorribile c’è una pregevole stima del valore del comparto nord della Mercafir inviata alla Direzione Generale del Comune di Firenze dalla Direzione Patrimonio Immobiliare. La richiesta agli uffici avvenne il 4 dicembre 2014 e un mese dopo arrivò la risposta: 19 milioni di euro.
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