Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport sarà pure la terza coppa europea, ma la squadra di Italiano la sta demolendo gara dopo gara. In undici partite ha segnato 30 gol, ne ha fatti 4 in trasferta a Braga, a Sivass, a Poznan dove ha dominato dall’inizio alla fine e ha vinto finalmente con i gol dei suoi attaccanti, Cabral, Gonzalez, Ikoné, più Bonaventura, ma su un livello molto alto ha giocato anche Brekalo. La Fiorentina ha giocato un’altra partita seria, da squadra forte, sicura, pronta a reagire ai rarissimi momenti difficili. Ha inclinato la partita sul piano preferito, quello del gioco e della tecnica e per il Lech è stata una sofferenza continua, come hanno detto anche i numeri del primo tempo: 55 per cento di possesso palla dei viola, 12 tiri a 7, due pali, due gol, una serie di occasioni e una supremazia evidente in ogni zona del campo. Lo stadio di Poznan spingeva con 40.000 tifosi, una squadra leggera e immatura avrebbe sofferto il pareggio e l’ambiente.
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