Foto di Giacomo Morini ©
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Nel corso della sua intervista al Pentasport per Radio Bruno, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha toccato altri argomenti inerenti al contesto viola.

Queste le sue riflessioni: “Ho parlato con Infantino e gli ho chiesto di poter fare qualcosa per i procuratori. Quando parlo di calcio malato intendo dire che ognuno dovrebbe presentare il proprio indice di liquidità, che non ho mai visto da nessuna squadra. Qualcuno deve assumersi delle responsabilità, noi siamo sempre stati in regola, mentre qualcuno ha preso scorciatoie… Devono esserci maggiori controlli su certe squadre, per evitare che non ci siano aiuti a fine campionato".

Sul futuro: “La Fiorentina non è in vendita, quando lo sarà lo saprete. Non sarà in vendita neanche dopo aver finito di costruire il Viola Park, i giornalisti devono finirla con questa storia. Per me il calcio non è personale, abbiamo speso in meno di quattro anni 400 milioni, nessuno nella storia di Firenze ha investito così tanto per poi ricevere tutte queste critiche. Il vero tifo non è quando si vince ma quando si perde, lì i ragazzi e la società si devono incoraggiare”.

Sul mercato: “I soldi li ho spesi io, ho preso io le decisioni finali, tutto è passato da me, io dovrei essere criticato, non Barone o Pradè o Italiano. Mi aspettavo di crescere in campionato in questi anni e scalare la classifica, i primi due anni non sono andati bene, ma al terzo anno siamo arrivati settimi. Qualcuno ci paragona all'Atalanta, ma non tutti sanno che dopo che i Percassi hanno comprato la società, ci sono voluti cinque-sei anni per arrivare dove sono arrivati".

Su Barone: “Sono stato molto fortunato ad avere al mio fianco dirigenze per molti anni, hanno fatto i loro errori, ma mai sono state criticate così come a Firenze”.

Sul settore giovanile: “Sono bravissimi, quando posso vado sempre a vedere le loro partite, per stare vicino ai ragazzi, anche alle donne e alla Prima Squadra”.

Sul Viola Park: “Sarà un grande incentivo per la Fiorentina, nessuno ce l'ha come sarà il nostro”.

La vicinanza alla squadra: “Mi sono affezionato alla squadra e alla città, chiedo ai tifosi di restare vicini alla squadra, senza criticarla”.

 

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