Ecco le dichiarazioni rilasciate da Dario Dainelli ai microfoni di RTV38: "Due anni fa venni chiamato da Pradè e dalla Fiorentina. Quell'estate, la prima estate che volevo passare con la mia famiglia, ho fatto dunque altro. Non ho pensato molto al mio ruolo perché ero galvanizzato dall'entusiasmo di tornare a Firenze. Ricordo che poco tempo prima ero in vacanza, e da lì a breve ho preso parte alla tournée negli Stati Uniti. In seguito ci furono due anni non facili, molto complicati sia dal punto di vista dei risultati ottenuti, sia di quello che è successo nel mondo. Però una bella esperienza. 

Perché l'addio alla Fiorentina?
"Ho iniziato la mia avventura con entusiasmo e senza aver valutato molto il mio ruolo. Il mio era uno abbastanza particolare. Sembrava infatti di star facendo poco, quando invec sei sempre con la squadra. Tuttavia, sono arrivato un certo punto incui nemmeno io sapevo più che cosa stessi facendo. Questa vicenda ha fatto nascere dei dubbi. Poi, quando mi hanno proposto un ruolo nel settore giovanile, ho ripetuto a me stesso che avrei voluto provare a ripartire con la rabbia giusta. Attualmente, dunque, il piano è: innanzitutto riprendermi, poi studiare ed infine, eventualmente, tornare nel calcio".

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COMMISSO: "Inaugurazione Viola Park per Natale 2022. Vlahovic? Per ora resta, poi si vedrà. Su Ribery..."

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