Questa mattina, Repubblica, in un editoriale a firma Stefano Cappellini ritorna sulla cessione, arrivata alla fine dello scorso mercato estivo, di Federico Chiesa alla Juventus , e ne sottolinea l’importanza in senso negativo che ha avuto sulla squadra viola: “Aver ceduto il giocatore più forte della rosa l’ultimo giorno di mercato per sostituirlo con uno svincolato a fine carriera e senza preparazione nelle gambe è stata una mossa scellerata. Ha indebolito la squadra oltre ogni limite lecito, anche perché l’attacco era incompleto pure se Chiesa fosse rimasto, figuriamoci senza. La partenza del figlio d’arte è stata molto sottovalutata, tanto che a lungo si è negato che questa squadra dovesse solo pensare a salvarsi e lo stesso Prandelli si presentò parlando di rincorsa alla parte sinistra della classifica. Difficile dire quanti punti abbia tolto alla squadra l’addio di Chiesa, ma sicuramente quelli che fanno la differenza tra un campionato tranquillo e un altro con un piede vicino al burrone. Quando si pronuncia quella parolina magica, programmazione, è di questo che si parla”.
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