Jovic segna (due volte), esulta e sorride. Poi però le mani alle orecchie le ha portate, dopo entrambi i gol. Magari senza malizia, magari sarà quella la sua esultanza da qui in avanti. Durante il cambio con Cabral però sono piovuti fischi, soprattutto dalla Fiesole, unica nota negativa di una bella serata.

Mettiamola così: il serbo adesso sembra davvero sulla strada giusta per essere l'attaccante che tutti si aspettavano e se il gesto di portarsi le mani alle orecchie diventasse la sua esultanza, il suo marchio, scrive La Nazione, questo andrà bene ai tifosi e a tutti quelli che nei giorni scorsi si erano indignati dopo il gol all'Inter

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