Come cambia la Fiorentina con Pioli: l'analisi tecnico-tattica
Per la Viola questa stagione è il momento della verità: la Champions e la vittoria della Conference sono obiettivi ma tutto passerà dalle mani di Pioli

L'idea di calcio di Pioli
Nei primi giorni alla guida della Fiorentina, Stefano Pioli ha già impresso un cambiamento evidente. Lo scrive la Gazzetta dello Sport. Il tecnico emiliano lavora affiancato da uno staff numeroso e attivo durante gli allenamenti. Il modulo scelto è il 3-4-1-2, con particolare attenzione alla qualità del gioco.
Pioli punta su Albert Gudmundsson come trequartista libero di inventare dietro Edin Dzeko e Moise Kean, in un sistema che richiede più possesso palla, costruzione e pressing. Pioli vuole che gli esterni Dodò e Gosens entrino dentro al campo senza rinunciare a corsa e cross. Fagioli è il motore del gioco, affiancato da Mandragora, e la costruzione parte spesso dal basso, senza escludere il lancio lungo in casi di pericoli vicino all'area di rigore.

Rosa da sfoltire
Dzeko agisce anche da regista offensivo, la difesa è più alta ma partecipa alla manovra. De Gea, integrato nel gioco coi piedi, guida una squadra più propositiva votata all'attacco. Si evidenzia un lavoro atletico intenso. Pioli, autorevole ma non rigido, mantiene ordine con regole chiare e una rosa snella da massimo 26 giocatori( ad oggi 35 sono presenti in rosa). Alcuni si giocheranno il posto, mentre diversi elementi non partiranno per la tournée in Inghilterra.