Ad inizio stagione ovunque venivano tesse le lodi riguardo alla costruzione del
centrocampo viola. Con gli arrivi di
Amrabat,
Bonaventura,
Duncan, il ritorno di
Borja Valero che si aggregavano a
Castrovilli e
Pulgar si pensava seriamente che quello viola potesse costituire uno dei reparti mediani
più forti in circolazione. Ed invece, stando a quanto analizzato dall'edizione odierna del
Corriere dello Sport-Stadio, quelle
aspettative sarebbero state
disattese.
Alfred Duncan, in particolar modo con l'arrivo di Prandelli, non ha avuto più spazio alcuno: partito poi per
Cagliari (dove il rendimento è più che positivo). Sono note, inoltre, le fatiche di
Sofyan Amrabat ad inserirsi quest'anno ne nuovi
contesti tattici. Il marocchino si è visto costretto a impersonare il ruolo di
regista viola vista l'assenza di
Erick Pulgar ad inizio campionato per covid. Un evidente penalizzazione per l'ex Hellas.
Giacomo Bonaventura, continua il quotidiano, risulterebbe essere il
più brillante tra tutti nel reparto, ma mai sfiorando i livelli delle prestazioni offerte nelle sue ex squadre. Infine
Gaetano Castrovilli avrebbe alternato prestazioni da
fenomeno ad altre che lo avrebbero relegato troppo spesso
ai margini della squadra.
Borja Valero? Quello che gli viene chiesto, viene fatto dallo spagnolo: ma con le dovute limitazioni vista l'età e lo scarso impiego.