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Amrabat e non solo: ecco le strategie viola per un centrocampo di livello

Nel corso di questa stagione uno dei problemi più grandi in casa Fiorentina è stato, oltre alla scarsa prolificità in fase realizzativa, quello riconducibile ad un centrocampo che, Castrovilli a parte, ha reso ben al di sotto delle aspettative, con Badelj e Pulgar che hanno spesso deluso e Benassi che non ha mai realmente convinto. Solo nella fase finale del campionato, ossia nel calcio post lockdown, con un Duncan in più nel motore e un Ghezzal rigenerato da mezz’ala la situazione è andata a migliorare. In vista della prossima stagione sembra però che il discorso relativo a questo reparto possa cambiare radicalmente. Non solo i viola avranno un Castrovilli con un anno di esperienza in più sule spalle ma dal mercato è arrivato a gennaio un giocatore che, messo ad occupare l’altro ruolo di mezza ala del centrocampo a tre di Iachini, potrebbe dare la sterzata decisiva alla squadra gigliata. Sto ovviamente parlando di Sofyan Amrabat.  Il centrocampista ormai ex Verona è stato senza alcun dubbio la rivelazione più importante della squadra allenata da Juric che si è resa protagonista di una stagione al di sopra delle aspettative. Il calciatore marocchino ha stupito tutti per la facilità con cui nel corso della stagione è riuscito ad abbinare grandi qualità atletiche a ottime qualità tecniche. Questo  mix ha fatto si che diventasse il vero e proprio motore del centrocampo gialloblù. In molti si limitano a descriverlo come un giocatore di fatica, ma l’errore da non commettere a mio modo di vedere è propio questo, Amrabat non ha solamente ottime doti fisiche, come già sottolineato, ma ha anche una qualità dal punto di vista tecnico e del palleggio che non si ritrova in molti calciatori della Serie A.  Con lui certamente la Fiorentina potrà far salire il proprio rendimento in mezzo al campo anche se per completare il trittico di giocatori davanti alla difesa resta da decidere cosa fare con il giocatore che dovrà andare ad occupare il ruolo di vertice basso. Tanto del futuro del reparto dipenderà anche da questo, certo che partire con un Amrabat in più  nel motore potrebbe già di per se fare la differenza…

Lorenzo Della Giovampaola

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