Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso è intervenuto ai microfoni di Rai Radio 1. Queste le sue parole su mercato e inizio stagione: "Sono soddisfatto con tutti quando ho critiche le faccio in privato. Se non c'è una sorpresa il mercato per noi è finito, ma sarebbe una sorpresa anche per me. Quando sono arrivato qui la Fiorentina stava per retrocedere, nel primo anno abbiamo conquistato 6 posizioni. Quest'anno abbiamo iniziato male, ma dal 17esimo posto siamo già arrivati all'undicesimo, nessuno in Italia l'ha fatto, ora vedremo come andrà" Sullo Stadio: "Io non ho bisogno di fare business qui in Italia, sono venuto qui per portare qualcosa al calcio italiano, pensavo che le istituzioni mi avrebbero favorito invece non ci stanno aiutando, io non metterò più soldi per il Franchi, se è un monumento se lo deve guardare lo stadio, ora si vedrà come si evolverà la questione stadio per la Fiorentina". Sul rinnovo di Prandelli: "I risultati contano e conta la meritocrazia che qui in Italia non è importante ma per me importa perchè quando qualcuno fa bene bisogna riconoscerlo, per il rinnovo di Prandelli si vedrà". Sugli Attaccanti: "Kokorin è una sorpresa anche per me, ma confido nel lavoro di Pradè. Per Vlahovic non è stato facile, l'anno scorso ha ricevuto molte critiche, poi grazie alla fiducia di Prandelli è rifiorito e ora tutti lo vogliono, ma io non lo do a nessuno (ride ndr)." Sull'obiettivo scudetto: "Con il Covid i nostri ricavi sono decimati, non c'è nessuno che voglia vincere quanto me, ma siccome i soldi li metto io bisogna avere pazienza, io spero che prima o poi arrivi lo scudetto ma competiamo con squadre che hanno ricavi molto superiori ai nostri ed essendo un business man non voglio andare in banca rotta, per adesso il mio obiettivo è migliorare rispetto all'anno scorso, un passo alla volta". Sulla riapertura degli stadi ai tifosi: "Io sono pessimista, guardando anche all'Europa e in America, non credo che riapriranno in questo campionato. Spero che i tifosi torneranno il prima possibile, per noi sono importantissimi. E' grazie ai tifosi che siamo usciti dalla crisi, sono stati eroici, ci tengo a ringraziarli e a sottolineare che i tifosi fiorentini sono i numeri uno". Sulla sua permanenza alla Fiorentina: "Non scappo, ho 71 anni vorrei lasciare qualcosa al calcio italiano, dal 1926 la Fiorentina non ha mai avuto niente di proprietà, tra pochi giorni inizieremo i lavori del centro sportivo e se mai me ne andrò lascerò qualcosa alla città". Su Ribery: "Non so se è vero che ha detto che vuole andare via, dipenderà dal giocatore, noi non mandiamo via nessuno".
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