Foto IG @berardi25
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Neanche lui c’è riuscito, purtroppo anche Dusan Vlahovic, figlio del calcio di oggi capitanato dai procuratori e dal Dio denaro, ha deciso di non rinnovare il proprio contratto con la Fiorentina. Alla fine nella questione rinnovo dell’attaccante serbo il problema non è stato tanto l’ingaggio richiesto dal giocatore ma, come avevamo già annunciato settimana scorsa, a far saltare il banco sono state le richieste esose dal punto di vista economico dell’entourage dell’ex Partizan, ed in particolare di Darko Stipic. Il tempo nel calcio però scorre veloce e dunque la notizia lanciata dalla Fiorentina attraverso le parole di Rocco Commisso può dirsi già superata.

Adesso ovviamente il tema da sviluppare è quello relativo agli scenari futuri che il fulmine a ciel sereno lanciato dal patron viola potrebbe causare da qui alla fine della stagione. Il primo scenario da prendere in considerazione è quello economico. Solitamente infatti, quando si annuncia così apertamente che un giocatore non rinnoverà il proprio contratto con il rispettivo club di appartenenza, la principale conseguenza che si ha è quella di un abbassamento, anche abbastanza drastico, del valore economico di quest’ultimo. Le cause sono da riscontrare sia nell’avvicinarsi della scadenza sia nella necessità che lo stesso club in questione ha di dover vendere il proprio tesserato per evitare di perderlo a zero. C’è però in tal senso un precedente abbastanza recente che fa ben sperare la società gigliata ed è quello relativo a Federico Chiesa. L’attuale esterno della Juventus e della nazionale italiana è stato infatti pagato ad un anno dalla scadenza ben 60 milioni di euro (anche se con pagamenti dilazionati su più anni), ovvero sia la valutazione esatta che il club viola faceva del giocatore anche in tempi più lontani dalla fine del contratto. Le possibilità dunque che si possa monetizzare, e bene, dalla cessione ormai inevitabile di Vlahovic ci sono, anche se non sempre si riesce ad ottenere quanto preventivato.

L’altro lato della vicenda da prendere in considerazione è invece quello più strettamente legato al campo. Vincenzo Italiano infatti si troverà adesso a dover gestire una patata bollente come quella relativa al rapporto difficile che già si sta creando, lato social ovviamente, tra la tifoseria viola e Dusan Vlahovic, con il mondo Fiorentina che inevitabilmente non ha preso bene la scelta del giocatore di non accettare la proposta economica di Commisso. Tra l’altro siamo reduci da quanto accaduto mercoledì sera a Donnarumma in quel di San Siro, con il giocatore del Psg che è stato ricoperto dai fischi dei milanisti ancora rancorosi per il suo addio a parametro zero. Il pericolo principale adesso è che questo possa accadere anche con il giocatore serbo quando rimetterà piede per la prima volta al Franchi. Italiano avevo chiesto apertamente in conferenza stampa di non ricevere destabilizzazione esterne nei confronti di un gruppo che stava, e sta tutt’ora, facendo un campionato da vertici dopo anni di sofferenze. Le richieste dell’ex tecnico dello Spezia sono però cadute nel vuoto e ora toccherà a lui risolvere anche questo problema.

Infine l’ultimo lato da analizzare per quanto riguarda la vicenda Vlahovic è quello relativo al sostituto del serbo, che potrebbe anche essere clamorosamente venduto a gennaio. Inutile sottolineare come Kokorin non possa ricoprire il ruolo che il classe 2000 lascerà vacante viste le non prestazione del russo nel corso di quasi 12 mesi di Fiorentina. Ecco che allora da diversi giorni è già iniziata la classica caccia al nome. Dai profili italiani che portano ai vari Scamacca, Raspadori, Belotti e al più giovane Lucca (rivelazione del Pisa in Serie B) fino a nomi più internazionali ed in esubero dalle big d’Europa come Jovic. La verità è che, nonostante il momento in cui si programmino certi affari sia realmente questo, ancora di nomi concreti non ce ne sono. L’unica pista per l’attacco che va tenuta in forte considerazione è quella che non porta ad una punta centrale, ma piuttosto ad un esterno destro ovvero sia, Domenico Berardi. L’ala del Sassuolo sin da questa estate è in cima alla lista della dirigenza e di Italiano per quanto riguarda il ruolo attualmente occupato da Callejon. La valutazione del Sassuolo resta alta (intorno ai 35 milioni di euro) ma con i soldi derivanti dalla cessione di Vlahovic non sarebbe vietato sognare, e magari farlo anche in grande, con un doppio colpo che riaccenderebbe subito l’entusiasmo della piazza….

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