Giancarlo Antognoni, è intervenuto a Firenze e dintorni di Radio Bruno. Ecco le sue parole: Nel 1971 ho visto per la prima volta Firenze, quando fui convocato a Coverciano. Da lì ho iniziato a conoscere la città. Il primo impatto è stato positivo. Città stupenda e quando c’è stata la possibilità di venire ho accettato subito per due motivi: mi avvicinavo a casa e poi per la bellezza di Firenze. La prima casa la presi vicino a Via Carnesecchi, come i giovani ragazzi della Fiorentina. Poi mi spostai a Fiesole, anche se ho continuato a cambiare in giro per la città. La piazza più bella? Santa Maria Novella è uno spettacolo, non a caso Pupo ci ha fatto una canzone.Il carattere dei fiorentini? Un po’ è vero c’è questo lato egocentrico, ma è normale vivendo in una città come Firenze. Il mio rapporto con la città? Ho sempre collaborato con i tifosi, perchè senza di loro non sarei nulla. Ho sempre avuto rispetto per loro, come loro lo hanno avuto per me. Io ho deciso di rimanere a Firenze, una scelta che mi premia tutt’oggi. Ho smesso, ma sembra che giochi ancora visto l’affetto della città. Ho seminato bene e adesso raccolgo.
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