Caos AIA, Zappi ci mette la faccia: "Nessuna rivoluzione nè scissione della CAN"
Le parole del presidente della nota associazione arbitri in merito agli ultimi tumulti

Con un comunicato ufficiale, l'AIA scende in campo per ribadire la propria posizione in merito ai rumors delle ultime settimane su una creazione di un nuovo ente autonomo distinto dall'Associazione arbitri e controllata dalla FICG stessa:
AIA, le parole di Zappi: nessuna rivoluzione all'orizzonte
In relazione ad articoli apparsi su alcuni organi di stampa nazionali, relativi a presunti scenari di secessione di arbitri di vertice dall’AIA per confluire in un nuovo organismo direttamente gestito dalle Leghe professionistiche e dalla FIGC, l’Associazione Italiana Arbitri – per voce del Presidente Antonio Zappi e dei rappresentanti degli arbitri, assistenti e VMO in attività Marco Guida, Filippo Meli e Paolo Mazzoleni – intende smentire con fermezza qualsiasi volontà, da parte dell’Associazione o dei suoi associati, di intraprendere percorsi di riforma che non prevedano il mantenimento della centralità tecnica e gestionale dell’AIA. Il Presidente Zappi, il Comitato Nazionale e tutti gli arbitri di vertice ringraziano il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, per la disponibilità al dialogo manifestata nell’incontro della scorsa settimana sui temi delle tutele economiche e contrattuali e per il riconoscimento del ruolo insostituibile dell’AIA all’interno del sistema calcio.

L'apertura su eventuali scenari futuri
Qualsiasi ipotesi futura dovrà partire dal riconoscimento del valore dell’AIA, simbolo di eccellenza sportiva e punto di riferimento tecnico a livello internazionale. Lavorare insieme a FIGC e Leghe non solo è possibile, ma auspicabile, purché sia sempre garantita la distinzione dei ruoli, nel pieno rispetto delle competenze e delle responsabilità di ciascuno. È su queste basi che si potrà costruire una riforma condivisa, positiva e duratura, a garanzia di tutto il calcio italiano.