Caos Nazionale: adesso la Federazione pensa davvero a Pioli
Ecco l'analisi della situazione relativa alla panchina azzurra, dopo la debacle norvegese

Dopo il pesante KO per 3-0 subito dall’Italia in Norvegia, si apre una fase di riflessione profonda per Luciano Spalletti e per la FIGC, che dopo la partita con la Moldova potrebbero decidere di interrompere il rapporto con il CT.
L'alternativa a Spalletti
In questo scenario, i primi nomi per la successione a Spalletti sono quelli di Claudio Ranieri e Stefano Pioli, con un possibile nome a sorpresa rappresentato da Daniele De Rossi, ex campione del mondo con la Nazionale. Stefano Pioli, attualmente sotto contratto con l’Al-Nassr in Arabia Saudita, ha manifestato apertura verso un ritorno alla Fiorentina, club con cui ha già un legame molto forte avendo allenato la squadra dal 2017 al 2019. La Fiorentina sta lavorando per liberarlo dal contratto con il club saudita, che scade nel 2027, ma la risoluzione anticipata non è semplice. I nodi principali da sciogliere riguardano questioni economiche e fiscali: l’Al-Nassr è poco propenso a liberare Pioli senza un adeguato indennizzo, mentre il tecnico ha bisogno di mantenere la residenza fiscale in Arabia per usufruire del regime tributario favorevole legato al suo ricchissimo contratto da circa 12 milioni di euro a stagione.

Pioli verso Firenze
Le parti stanno lavorando con calma e pazienza per trovare un accordo che permetta a Pioli di tornare a Firenze, dove è già stata definita una bozza d’intesa per un contratto triennale (o biennale con opzione per il terzo anno) con uno stipendio di circa 3 milioni di euro a stagione. Il tecnico parmigiano dovrà anche organizzare il trasferimento del suo staff per poterlo portare al Viola Park, la nuova struttura del club.