Giancarlo De Sisti, che con la maglia della Fiorentina ha siglato ben 256 presenze segnando 28 gol, domani compirà ottant'anni.

L'ex centrocampista ha rilasciato un'intervista a La Nazione in cui ha parlato del suo passato in maglia gigliata.

Queste le sue parole: "Non volevo andare via dalla Roma e i tifosi erano contrari alla mia cessione. Il passaggio alla Fiorentina l'ho saputo da un ufficiale mentre ero a fare il militare. Un po’ ci sono rimasto male, ma non immaginavo che a Firenze avrei trovato il paradiso". 

Il capitano del secondo scudetto racconta quell'annata favolosa, con una squadra piena di giovani a cui Pesaola dette una mentalità vincente. "Eravamo una squadra sbarazzina e con quel pizzico di imprevedibilità che è tipica del giovane".

Che ricordi ha dello scudetto perso dalla Fiorentina nell'82?
“Credo che nel mancato scudetto incise molto il lungo infortunio di Antognoni. Quella del 1981-82 era una bella Fiorentina che ebbe solo il torto di trovare una Juventus con tanti giocatori che dovevano andare al Mondiale. Il finale di stagione fu piuttosto sbrigativo, molti ebbero l’impressione che non si dovesse andare allo spareggio. Peccato, se avessimo vinto sarei ancora sindaco di Firenze”.

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