Lo osservano tutti, eh sì, perché è difficile al giorno d'oggi trovare un giocatore che possieda contemporaneamente tiro, dribbling, colpo di testa, controllo di palla e velocità in modo quasi perfettamente calibrato. Certo, il ragazzo è acerbo, ma si farà, e non ha le spalle strette. In Serie A, la Roma è stata la prima pretendente ad allungare le mani, ma come sottolineato dal presidente Rocco Commisso, i gioielli più belli non si vendono, si tengono stretti stretti. E allora,
il sondaggio della Roma non ha avuto seguito, perché la Fiorentina ha gentilmente riattaccato la cornetta. Stiamo parlando di
Dusan Vlahovic, attaccante serbo classe 2000 della Fiorentina. Vlahovic si è aggrappato al suo posto in prima squadra con le unghie, sin da subito. Solo una partita con gol in Primavera, lo scorso ottobre, contro il Pescara in un 3-3 al Bozzi. Questo l'unico momento in cui il ragazzo è sembrato "calare" nel corso della stagione. Poi 6 gol nella sua seconda stagione in Serie A, dopo le 10 apparizioni dal vario minutaglie lo scorso anno. Poi una noto dolente, per lui e l'Italia intera. Il Covid-19 lo colpisce, ma Vlahovic, forte della giovine età e di tutte le precauzione del caso, si riprende alla grande. torna sul pezzo.
Ora è pronto a prendersi la Fiorentina, forse anche a diventarne un simbolo, anche se questa è una promessa un po' rischiosa, visti i tempi. L’intesa con Chiesa è ottima, l'amicizia con Nikola Milenkovic è fondamentale. Il difensore viola si è comportato da subito come un fratello maggiore, senza il cui sostegno tutto sarebbe stato decisamente più difficile. Vlahovic attende con ansia la ripresa del campionato per mettere in campo la solita rabbia e diventare definitivamente l'attaccante della nuova Fiorentina che verrà.
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