"Io lo aspetto ancora. Potrebbe sembrare un atto fideista, invece a me il fatto di non chiudere ancora la porta in faccia a Ikone pare un ragionamento figlio della razionalità, un atto necessario e pure pratico per la causa viola". Stefano Cecchi scrive questo su La Nazione a proposito del momento vissuto da Jonathan Ikoné e soprattutto dell'atteggiamento dei tifosi nei suoi confronti. Dopo la bocciatura unanime ad Empoli, il francese adesso non gode di molti estimatori. Eppure alla Fiorentina nel gennaio scorso era arrivato un giocatore protagonista in Francia di uno scudetto insperato ed in Europa di ottime prestazioni col Llille.

Ikoné, gemello sin dalla tenera età di Kylian Mpabbè, sembra adesso lontano anni luce dalla stella dell'amico. Eppure, si scrive sulla Nazione, un tempo qualcuno avrebbe puntato tutto su Jorko, che a tratti sembrava più completo. Ma, nonostante un percorso non facile, le qualità del giocatore sono rimaste, e allora, "in una squadra parca di campioni assoluti e deficitaria di tasso tecnico, vale la pena buttare via frettolosamente un’ipotesi così evidente di giocatore sopra la media? Uno che Didier Deschamps, ct francese, per la capacità di cambiare ritmo a scosse improvvise ha chiamato «pila elettrica»? Sì, io lo aspetto Jonathan Ikone da Bondy" conclude Cecchi.

 

 

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