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ESCLUSIVA F1, Pietro De Giorgio, l’ “aiutante” di Juric: “Il suo calcio farebbe innamorare i tifosi viola. Con lui la Fiorentina può diventare la nuova Dea e Ceccherini una colonna”

Continuano insistenti le voci riguardanti la panchina della Fiorentina, nonostante la buona dose di punti iniettata da mister Iachini al club gigliato, il futuro del tecnico ascolano è sempre in bilico. I nomi per il post Iachini ci sono eccome, i primi tre indiziati però sembrano essere Spalletti, De Zerbi e Juric. Il nome dell’allenatore del Verona rivelazione sembra essere quello più rimbombante tra le mura del Franchi e proprio per questo abbiamo deciso di intervistare in esclusiva l’ex attaccante del Crotone proprio di Juric, Pietro De Giorgio. In Calabria, l’ex allenatore degli squali realizzò una cavalcata storica che portò per la prima volta il Crotone in serie A. De Giorgio, uno dei senatori di quella squadra, ci ha raccontato i segreti di Juric e anche qualche battuta sul suo ex compagno Federico Ceccherini, oggi difensore gigliato:

Pietro, ci racconta qualche segreto di mister Juric? “In quella stagione a Crotone realizzammo qualcosa di fantastico, il club non era mai stato in Serie A. Io in quell’anno dovevo essere il nuovo capitano, ero uno dei senatori della squadra. Con il mister ho avuto un rapporto odio-amore, eravamo due caratteri forti e spesso capitava di litigare. Il giorno dopo però finiva tutto, non è una persona che porta rancore ma è uno diretto”. Lo vedrebbe sulla panchina della Fiorentina?  “Certo, lo vedrei molto bene e mi auguro che da questa suggestione nasca un vero e proprio matrimonio. Juric gioca un calcio importante, molto offensivo. A lui piace giocare nella metà campo avversaria in maniera forsennata, ai tifosi fiorentini il suo calcio piacerebbe tanto. Io tra l’altro sono anche un simpatizzante viola, venivo a vedere la Fiorentina ogni tanto quando giocavo ad Empoli, vorrei davvero vederlo sulla panchina gigliata”. A Genova però da allenatore non ha vissuto anni fantastici… “E’ stato sfortunato, quei tira e molla con Preziosi sicuramente non hanno aiutato. Oggi, oltre ad altri professionisti è entrato nel suo staff anche Paro (ex centrocampista della Juventus ndr). Il suo approdo credo che abbia aiutato molto mister Juric, Matteo è un ragazzo serio e sta contribuendo. Adesso vedo Ivan pronto per un grande salto come la panchina della Fiorentina e se lo merita”. Ci racconta qualche aneddoto legato al mister? “Si potrebbe scrivere un libro in questo senso (ride ndr). Ricordo in particolare un episodio che tra l’altro in qualche modo mi ha cambiato la vita. Il mister non voleva che si parlasse dalla panchina, ci teneva a gestire lui le partite senza troppe interferenze. Io ero l’unico che poteva metterci un po’ lo zampino, ero uno sempre pronto ad urlare dalla panchina e caricare i compagni. Un pomeriggio di primavera giocavamo una partita e dopo un quarto d’ora io stranamente non avevo ancora detto una parola dalla panchina, così vedo il mister avvicinarsi a me, prendermi per il petto ed urlarmi: “Oggi non hai voglia di aiutare i tuoi compagni? Incitali, forza alzati e aiuta i tuoi compagni”. Il giorno successivo mi disse che teneva molto ai miei aiuti in campo e che da grande avrei dovuto fare l’allenatore”. Si sente spesso dire che il calcio fisico ed offensivo imposto da Juric e Gasperini in particolare possa avere un tempo limitato. La vede così? “Ho qualche dubbio sul fatto che questo non possa essere un gioco duraturo, l’Atalanta lo sta dimostrando ormai da diversi anni e adesso gioca anche il doppio delle partite. Sicuramente è un calcio dispendioso, si corre tanto. Ma non sono d’accordo sulla poca longevità di questo calcio. Anzi, in caso di arrivo di Juric a Firenze vedo proprio la Fiorentina come la nuova Atalanta”. Lei a Crotone ha giocato qualche mese con Ceccherini, oggi difensore della Fiorentina. Si immaginava che potesse percorrere questa strada? “Lui ha tutto per giocare nella Fiorentina, ha una forza fisica devastante e con Juric potrebbe diventare un punto fermo della squadra. Adesso è maturato, poi è un ragazzo serio e toscano, tiene alla Fiorentina. Non mi sorprende neanche il fatto che risulti simpatico ai tifosi, è una persona a modo”. Sembra di capire dalle sue parole che sia affascinato dalla Fiorentina… “Assolutamente si, al Franchi sono venuto a vedere quella famosa partita con il Bayern e andai via tristissimo perché sappiamo tutti come è finita. Poi avete il presidente calabrese come me, è simpaticissimo. Chiaramente adesso il club non ha il budget delle prime della classe ma sono convinto che con un ipotetico arrivo di Juric la Fiorentina possa diventare una nuova favola”. Le piace qualche giocatore in particolare di questa rosa? “La Fiorentina dalla cinta in su mi piace tantissimo, uno come Castrovilli in Italia mancava da anni. Poi c’è Ribery che è un fuoriclasse, Chiesa che spero rimanga a Firenze. La squadra ha raccolto meno di quanto meritasse”.  

  di Vincenzo Pennisi    
Alfredo Verni

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