Il tennista romano, noto tifoso della Viola, non riesce ad uscire dalla crisi: la situazione nel ranking parla chiaro
Tutto il mondo viola sta vivendo, sebbene con intensità e gravità differenti, un momento non facile. A partire dalla crisi che ha attanagliato la prima squadra maschile, protagonista della peggior partenza in campionato dopo 6 partite dalla stagione 1977/78, finendo con le difficoltà del settore femminile (la squadra di mister Piñones-Arce ha raccolto solo un punto in due gare, facendosi beffare nell’ultima partita dall’Inter, capace di pareggiare in pieno recupero) al Viola Park di sorrisi se ne vedono pochi.
E non se ne vedranno molti nemmeno nei prossimi giorni, viste le pessime notizie provenienti da Tallinn, dove la Nazionale azzurra ha vinto il suo match nel Gruppo I di qualificazione ai Mondiali 2026. L’infortunio occorso a Moise Kean – uscito al 15′ dopo aver sbloccato il risultato con un gran gol – preoccupa non poco Stefano Pioli in vista della ripresa del campionato, quando la Viola sarà impegnata nella difficile trasferta di San Siro contro il Milan.
Se spostiamo per un momento l’attenzione sul tennis, concentrandoci sul cammino di Matteo Berrettini – noto ed appassionato tifoso della Fiorentina, a cui l’allora sindaco Dario Nardella consegnò le chiavi della città d Firenze giusto 3 anni fa – la situazione non è affatto migliore.
Il giocatore, tormentato dagli infortuni, non riesce proprio a dare un senso alla sua stagione dopo i dolorosi ritiri sofferti sulla terra rossa nella scorsa primavera. Le conseguenze sulla classifica sono sotto gli occhi di tutti.
Berrettini in caduta libera: anche la Davis è a rischio
Dopo aver iniziato il 2025 in piena fiducia grazie all’importante ruolo avuto nella conquista della Coppa Davis a Malaga, il finalista di Wimbledon 2021 non ha confermato sul campo i progressi mostrati verso la fine della passata stagione.
Ai già dolorosi ritiri (per i soliti problemi ai muscolo addominali) di Madrid e soprattutto di Roma, nell’amato torneo degli Internazionali d’Italia, sono seguiti l’assenza al Roland Garros e l’incredibile eliminazione al primo turno di Wimbledon, sofferta per mano del polacco Kamil Majchrzak.
Ironia della sorte, proprio al prestigioso torneo inglese, Berrettini ci era arrivato da testa di serie numero 32, coronando una rincorsa alla Top 30 iniziata faticosamente, tra vittorie ai tornei ATP 250 e cadute nei Masters 1000, a marzo dell’anno prima. La sconfitta ai Championships ha aperto un’altra, ennesima, crisi nell’animo del tennista, sparito dal circuito fino a metà settembre.
Le successive modeste esibizioni ad Hangzhou, Tokyo e Shanghai (solo nella capitale del Giappone Matteo ha superato il primo turno, salvo uscire al secondo) lo hanno fatto precipitare alla 60esima posizione del ranking ATP. L’attuale stato di forma poi sconsiglierebbe in qualche modo la sua partecipazione attiva alla squadra azzurra che a novembre, in quel di Bologna, sarà chiamata a a difendere il titolo di Coppa Davis conquistato con pieno merito nel 2023 e nel 2024.
