L’ex Sassuolo, tenuto in grande considerazione dal CT Gattuso nonostante l’impiego limitato all’Atletico Madrid, è pronto a tornare in Italia
Una storia particolare. Forse paradossale. Inseguito per anni dalle big del Nord, che mai sono riuscite a convincere l’allora patron del Sassuolo Giorgio Squinzi – e nemmeno i suoi successori – a cederlo nonostante le importanti offerte messe sul piatto, Jack Raspadori ha finito per accasarsi al Napoli nell’estate del 2023. Quella del post-Scudetto conquistato dal club azzurro agli ordini di Luciano Spalletti.

Dopo una prima stagione altalenante e discontinua, col ragazzo che ha pagato oltremodo sia i tanti cambi in panchina che il rendimento complessivo della squadra, che ha fallito persino la qualificazione alle Coppe europee, il nativo di Bentivoglio è stato un utile elemento in uscita dalla panchina nella nuova creatura forgiata da Antonio Conte nella stagione della rinascita. Quella che avrebbe portato in dote un altro Scudetto targato sì Romelu Lukaku (l’indiscutibile titolare nel ruolo per il tecnico salentino) ma anche griffato Raspadori, decisivo in talune partite proprio in sostituzione di Big Rom, assente per problemi fisici.
Scalpitante, voglioso di una maglia da titolare che però non sarebbe arrivata nemmeno nell’annata successiva al Tricolore, l’ex Sassuolo è stato ceduto per ben 22 milioni (più 4 di bonus) all’Atletico Madrid di Diego Simeone, che lo ha fortemente voluto per completare la batteria di attaccanti della sua rosa. Peccato che finora l’avventura di Jack nel club colchonero si sia rivelata un mezzo fiasco.
Raspadori, addio Simeone: lo vuole la big italiana
125 minuti in Liga spalmati nelle prime 8 gare (senza assist o gol) e 108 minuti disputati nelle due gare di Champions, con la soddisfazione di un assist vincente contro il Liverpool e di un gol nella goleada degli spagnoli contro l’Eintracht Francoforte: questo il misero bottino del nazionale azzurro nei suoi primi mesi alle dipendenze del ‘Cholo’.

In Spagna già hanno gridato allo ‘scandalo‘ per l’investimento – secondo il giudizio di una parte della stampa eccessivo – fatto per acquistare il calciatore dal club partenopeo. Nonostante un impiego limitato nelle rotazioni d’attacco dell’Atletico, Raspadori è tenuto in grande considerazione dal CT Gattuso, che lo ha schierato titolare già due volte nelle quattro uscite della sua gestione dall’esonero di Spalletti in poi.
Giova anche ricordare che nella gara contro Israele dello scorso 8 settembre, quando entrò a 23 minuti dalla fine, l’attaccante fu ultra decisivo con due assist ed un gol nella rocambolesca vittoria per 4-5 degli Azzurri.
Le qualità di Raspadori sono apprezzate da sempre da Max Allegri, che già provò – come detto senza successo – a portarlo alla Juve nel suo triennio di ritorno alla Continassa. Considerando che il calciatore ha firmato un contratto fino al 2023 con la società spagnola, l’idea del Milan – che ha già fiutato il colpo per il mercato di gennaio – sarebbe quella di un prestito oneroso con diritto di riscatto da esercitare a fine stagione.
Un modo per ‘ripagare’ parzialmente l’Atletico dell’investimento fatto, giovandosi nel contempo delle prestazioni del calciatore per la seconda parte di una stagione che, chissà, potrebbe essere foriera di grandi soddisfazioni per il club rossonero…