Nel ciclo della nuova Italia del Ct Gennaro Gattuso si discute a lungo di chi possano essere i leader carismatici e tecnici da valorizzare in campo. Indubbiamente, due di questi sono i ‘gemelli’ del gol: Moise Kean e Mateo Retegui.
Moise Kean è ormai tornato a essere una certezza sia con la Fiorentina che in Nazionale. Numeri alla mano, nella stagione 2024‑25 è uno dei migliori marcatori della Serie A. Dall’altra parte c’è Mateo Retegui, capocannoniere della scorsa Serie A e adesso all’Al Qadsiah in Arabia. Questo ha provocato inevitabili paragoni, ma anche considerazioni interessanti su come mettere a frutto entrambe le stelle italiane.
Kean-Retegui: i bomber a confronto
Retegui è tipicamente una prima punta di posizione; forte in area, capace di fare sponda, giocare spalle alla porta, attaccare lo spazio breve, essere pericoloso vicino al portiere.
Mentre Kean è più versatile; ha forza fisica, rapidità negli scatti, dinamismo. Un giocatore che può partire da esterno o dietro la punta, in grado di muoversi nel fronte offensivo, attaccando la profondità. Ha anche migliorato la finalizzazione rispetto al passato. L’anno scorso infatti è stato vice-capocannoniere della Serie A proprio dietro all’argentino ex Genoa. Questa differenza fa sì che, anche se entrambi hanno punti di forza che si completano, sia difficili sovrapporli e farli giocare sempre in ogni partita.

Allenatori e opinionisti pensano che i due possano giocare insieme, anche se non tutti sono concordi nello stesso modo. Il CT Spalletti aveva parlato apertamente della possibilità di schierarli insieme, soprattutto contro squadre che difendono con il blocco basso, dove servono più punte per occupare l’area e dare opzioni.
Gattuso ha già provato questa coppia da titolare nelle qualificazioni Mondiali: ad esempio contro Estonia e Israele, dove la scelta si è rivelata efficace.
Il dilemma di Kean: tandem viola o azzurro
L’anno scorso, come unica punta, ha segnato 25 gol in tutta la stagione, ma in questo avvio di campionato con la Fiorentina, Pioli gli ha affiancato a volte il neoacquisto Piccoli. Non solo, il tecnico emiliano ha provato anche a farlo giocare in coppia con Dzeko ma il tandem è risultato ugualmente spento e poco efficace. Con nessuno dei due ha inciso, anche perché l’intesa non poteva essere istantanea.
Eppure lo è stata con Retegui: Gattuso in Nazionale si è inventato la coppia di numeri 9 e l’idea ha prodotto ottimi risultati. In due partite, Kean e Retegui sono stati decisivi, sia con gol che assist. Non è detto che la doppia punta funzioni sempre, ma una cosa è certa, la coppia Kean‑Retegui è una risorsa concreta per l’Italia: può dare qualità, gol e variabilità di soluzioni tattiche.
Serve la giusta costruzione attraverso un modulo adatto e un allenatore che sappia dosare il duo a seconda dell’avversario. Se sono messi nella condizione di esprimersi bene insieme, potrebbero essere una delle migliori soluzioni offensive azzurre degli ultimi anni.