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Rassegna stampa

Verso Milan-Fiorentina, le mosse di Pioli per uscire dalla crisi

Con la squadra dimezzata a causa dei 10 assenti per gli impegni con le rispettive nazionali, Stefano Pioli in questi giorni di sosta al Viola Park sta lavorando su 5 punti per cercare di migliorare le prestazioni e il gioco della squadra.

5 mosse insomma per provare a far uscire la Fiorentina da questa situazione di crisi. Commisso, che ha investito oltre 90 milioni nell’ultimo mercato, e Pradè hanno riposto motlissima fiducia in Pioli e si aspettano dunque un netto cambio di marcia. Ora Pioli e il suo staff, nonostante la pausa nazionali, dovranno rimboccarsi le maniche per risollevare la Fiorentina da questa profonda crisi.

Anche oggi giornata di allenamento per la Fiorentina, che continua a lavorare al Viola Park in vista della ripresa del campionato programmata per domenica prossima, calcio d’inizio alle 20:45, a San Siro contro il Milan, un test fondamentale per evidenziare gli eventuali segnali di ripresa della squadra gigliata.

Le mosse di Pioli per uscire dalla crisi

La prima mossa del tecnico emiliano potrebbe essere quella di schierare Moise Kean come unico centravanti. L’ex Juventus è un valore aggiunto di questa squadra, lo ha dimostrato l’anno passato segnando 25 reti stagionali e lo ha dimostrato pure nel match contro la Roma quando ha fatto reparto da solo per tutto il primo tempo. Per il momento il classe 2000 e Piccoli, oltre al bosniaco Dzeko, non possono giocare insieme.

La seconda mossa, sempre in avanti, è quella di affiancare al centravanti azzurro due trequartisti. Due giocatori di fantasia che con la loro qualità sappiano saltare l’uomo nell’uno contro uno, creare superiorità numerica e imbucare per Kean. I due nomi a cui si fa riferimento sono: Gudmundsson e Fazzini.

Le mosse di Pioli per uscire dalla crisi (foto OneFootball) – FiorentinaUno.com

Pioli li ha provati e la cosa è riuscita solo in parte:  l’ex Empoli sembra essere tra i più dinamici e in forma del gruppo e l’islandese che invece ancora non è riuscito ad esprimersi al meglio a Firenze come ai tempi di Genova.

In mezzo al campo, la certezza deve diventare un altro ex Juve, ovvero Nicolussi Caviglia in cabina di regia. Come scrive anche il Corriere dello Sport, per dare più copertura e stabilità, Pioli potrebbe usarlo come vertice basso di un rombo. Un rombo in cui come mezzala potrebbe agire un Fagioli apparso molto sottotono in questo inizio di stagione e dunque assolutamente da ritrovare e recuperare. Così come da ritrovare sono i due esterni Dodo e Gosens, anche loro apparsi stremati e in difficoltà nelle ultime uscite.

Il punto fermo: il paratutto De Gea

Nonostante una stagione iniziata in modo disastroso per i viola, lo spagnolo vanta ancora numeri da portiere di livello assoluto in Europa. Prendendo in esame la statistica relativa ai gol evitati a partita, un modello in grado di stabilire la pericolosità delle conclusioni affrontate e quindi la capacità del portiere di impedire un certo quantitativo di reti, De Gea con un coefficiente di 0,45 è uno dei migliori nei top5 campionati europei, secondo quanto riportato dalle statistiche di Footystats.

Le prestazioni dell’ex Manchester United hanno permesso alla Fiorentina di subire solamente otto gol nelle prime sei sfide invece degli undici attesi in base all’indice di pericolosità dei tiri avversari. Per lo spagnolo sono 4,67 i tiri in porta che riceve in media a partita. Una media piuttosto elevata, indice del fatto che la formazione di Pioli non sta lavorando bene a livello difensivo.

Nonostante le critiche per i due errori commessi contro Cagliari e Como, l’estremo difensore spagnolo classe 1990 si sta dimostrando ancora una volta un valore aggiunto per una Fiorentina che mai come adesso deve ritrovare la retta via.

Andrea Boldrini

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Andrea Boldrini

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