Il club gigliato, già al crocevia di una stagione iniziata come peggio non si poteva, riflette in vista del mercato di gennaio: c’è l’addio
Forse nemmeno il più pessimista dei tifosi viola (notoriamente i sostenitori della Viola non sono certo noti per proclami estivi di future vittorie) avrebbe mai immaginato una simil partenza della loro squadra del cuore in campionato.

Il magro, anzi disastroso, bottino di soli 3 punti nelle prime 6 gare, senza nemmeno una vittoria all’attivo e con soli 4 gol fatti rappresenta semplicemente – tanto per dare sostanza al momento da incubo – la peggior partenza in campionato dopo 6 partite dalla stagione 1977/78. Quella poi conclusa con una sofferta salvezza ottenuta solo nelle ultime partite dell’anno.
Il grande ritorno di Stefano Pioli, che pure avrebbe dovuto portar con sé un’enorme bagaglio d’esperienza rispetto alla prima invero brillante avventura sulla panchina del club toscano, si è rivelato finora un flop. I tifosi, al netto di un nervosismo che forse va a discapito anche di giudizi obiettivi, hanno preso di mira non solo il tecnico parmigiano, ma anche se non soprattutto il DS Daniele Pradè, reo di non aver fornito all’allenatore una squadra all’altezza.
In questo contesto, con parecchi big fuori forma e con un progetto di cui ora si fatica a comprenderne la direzione presa, un giovane salito dalla formazione Primavera non può avere spazio. O meglio potrebbe averlo come carta della disperazione che però, a meno di un provvidenziale intervento del Destino, rischia di essere controproducente per il ragazzo e forse anche per gli interessi della prima squadra.
Braschi, porte chiuse alla Fiorentina: idea prestito
Protagonista di un’ottima stagione, sotto la sapiente guida di Simone Galloppa, nella cavalcata della Fiorentina Primavera poi sconfitta dai pari età dell’Inter nella finale Scudetto di categoria lo scorso maggio, Riccardo Braschi si sarebbe forse aspettato di fare il suo esordio in Serie A già nelle prime apparizioni stagionali della Viola.

Sono invece arrivate finora solo delle ‘semplici’ convocazioni, condite da qualche panchina, nell’àmbito di un’inclusione nel gruppo dei grandi che ha rappresentato per lo più un ‘far numero’, come si dice in gergo.
Puntuale nel timbrare il cartellino (come fatto per 13 in campionato volte l’anno scorso) anche nell’avvio di annata dell’Under 19 2025/26, l’attaccante classe 2006 vorrebbe mettersi alla prova in una categoria diversa da quella rappresentata dal pur ancora stimolante campionato Primavera.
Non avendo avuto il benché minimo spazio con l’avvento di Pioli sulla panchina, la società gigliata starebbe accarezzando l’idea di un prestito verso una squadra della cadetteria da concretizzare già nel prossimo mercato di gennaio. Una mossa che consentirebbe al fiorentino DOC di crescere in una nuova realtà, e al club di Rocco Commisso di verificare i progressi di uno dei prospetti più interessanti del proprio settore giovanile.