Ilicic duro contro i tifosi della Fiorentina (OneFootball) - FiorentinaUno.com
L’ex fantasista della Fiorentina e dell’Atalanta Josip Ilicic ha risposto ad alcune domande sulla sua carriera e sul suo trascorso in Italia tra Palermo, Bergamo e Firenze: parole non proprio al miele nei confronti dei tifosi della Viola, accusati di averlo criticato troppo durante la sua permanenza al Franchi.
Josip Ilicic ha concesso una lunga intervista nella quale ha ricordato i suoi anni italiani con le maglie di Palermo, Fiorentina e Atalanta, tornando ai momenti più bui come il dramma psicologico post Covid ma anche ai momenti più esaltanti come il poker al Valencia in Champions League.
Partendo dall’inizio, ossia dal suo arrivo in Italia, lo sloveno ricorda con piacere gli anni passati al Palermo. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport:
“A Palermo avevo un grande difensore: il presidente Zamparini. Era innamorato del mio calcio, come di quello di Pastore, di Miccoli, di giocatori che hanno sempre mostrato qualcosa di diverso. Mi proteggeva. Quando le cose non andavano bene mi invitava a casa, mi mandava a prendere con un aereo privato e mi diceva che aveva trovato l’allenatore giusto per me. Tempo un mese e l’aveva già mandato via. Con quella squadra avremmo potuto fare molto di più”
Durante l’intervista, salta all’occhio il commento poco benevolo nei confronti della tifoseria gigliata, rea di averlo criticato anche quando non lo meritava:
“Come sono stati gli anni di Firenze? Complessi. Mi dispiace dirlo, ma coi fiorentini ho chiuso. Mi hanno sempre criticato facendo leva su quanto fossi stato pagato, ma in quattro anni sono stato due volte il miglior marcatore e il miglior assistman. Ero scarso? Sul serio? Siamo arrivati quarti e non bastava. Abbiamo fatto una semifinale di Europa League… e non bastava. Anche lì resta il rimpianto di aver perso una finale di coppa. Detto questo, ho ancora casa a Firenze, città top. Ogni tanto la mia famiglia ci va”
Anche lui, dunque, come il noto giornalista Riccardo Trevisani qualche settimana fa, si scaglia contro il tifo fiorentino, noto a tutti per l’attaccamento passionale alla maglia e alla città ma tendente – secondo molti addetti ai lavori – a criticare o comunque avere da ridire sulla squadra o sulla società quando le cose non vanno per il verso giusto.
Tornando all’esperienza più emozionante, all’Atalanta, Ilicic ha concluso:
Due anni fa ho incontrato Paratici a Londra. Mi disse che avevamo l’attacco da scudetto. Lì ho capito tutto. Io, il Papu, Muriel, Pasalic… avremmo potuto giocare a occhi chiusi e avremmo comunque fatto gol. Cos’abbiamo fatto noi non l’ha fatto nessuno. Eravamo forti, magici. Due gol ad Anfield, cinque al Milan, cinque al Parma. A quel gruppo è mancato un trofeo. Abbiamo disputato due finali di Coppa Italia, ma quella del 2019 è come se non l’avessi giocata.
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