Tifosi Fiorentina (foto LaPresse) FiorentinaUno.com 20251016
Il malcontento tra i tifosi della Fiorentina sta diventando sempre più visibile e dichiarato verso Daniele Pradè, direttore sportivo del club, al centro e nel mirino di critiche aspre e dure. A pochi mesi dall’inizio della stagione, le tensioni sono esplose nuovamente, con la Curva Fiesole protagonista di prese di posizione forti, comunicati ufficiali e striscioni pungenti.
La Fiorentina ha raccolto solo 3 punti nelle prime 6 giornate di Serie A, un rendimento considerato tra i peggiori della storia recente del club. I tifosi percepiscono che il mercato estivo e le scelte dirigenziali non abbiano dato i risultati sperati, sia in termini di organico che di coesione del progetto tecnico.
Durante alcune partite sono comparsi cori e striscioni proprio contro Pradè e, più in generale, verso la gestione della società, ritenuta distante dalle esigenze del tifoso. Si è spesso parlato di incoerenza o mancanza di visione nel progetto tecnico, a causa di risultati troppo discontinui e scelte di mercato discutibili.
Nelle ultime ore, Daniele Pradè è tornato bersaglio per alcuni tifosi: da stamani sono infatti spuntati, nei dintorni dello stadio, alcuni adesivi offensivi della faccia dell’attuale Direttore Sportivo della Fiorentina su un corpo di un maiale, un’immagine con la scritta ‘Vattene’. Dopo gli avvertimenti delle scorse settimane, c’è stata dunque un’altra forte testimonianza di come, per parte del popolo viola, il Ds non sia più figura gradita nel club.
La Curva Fiesole, infatti, aveva già preso posizione contro il DS. Prima di Fiorentina-Roma, la parte più calda della tifoseria viola aveva distribuito una ‘rivista’, realizzata dalla stessa Curva, con su scritto un testo dove si chiedeva a gran voce l’allontanamento di Daniele Pradè dalla società. Un’ulteriore dimostrazione dopo la contestazione già partita sul finire della scorsa stagione. Di seguito il testo integrale sul volantino distribuito:
“Come la nostra storia spesso ci impone ci troviamo a dover affrontare un altro periodo particolarmente duro, di lotta, dove ci sarà bisogno di tutti (uni-ti) per venire fuori da questa situazione. Nessuno si aspettava una partenza del genere e questo ha sicuramente incentivato i malumori di una piazza che vive il rapporto con la propria squadra in maniera viscerale e spesso anche irrazionale.
La voglia di vedere l’amata compagine cittadina pareggiare in gloria la curva e la città è talmente forte che ci porta inevitabilmente a volere qualcosa in più. Finito il mercato avevamo dato il benvenuto ai nuovi facendo il solito saluto di inizio anno alla squadra chiedendo di gettare sempre il cuore oltre l’ostacolo in ogni contesa con la maglia zuppa di sudore.
Quello “Spirito Guerriero” ereditato dagli eroi del 1530 che contraddistingue la Curva Fiesole deve contraddistinguere tutta la piazza in tutti i suoi componenti, partendo dalla squadra e dalla società arrivando poi ai tifosi più saltuari. Lungi da noi, infine, ergersi a commercialisti o esperti di mercato, ogni considerazione in tal senso la lasciamo a chi vive GRAZIE alla Fiorentina e non a chi vive PER LA Fiorentina, come noi. Detto questo però il senso di responsabilità per il ruolo che ricopriamo ci impone di vigilare e proteggere sempre gli interessi della nostra squadra, da chi, per demeriti professionali e umani, non incarna in alcun modo lo spirito che contraddistingue chi ama i nostri colori.
Lo scrivemmo a fine maggio, dopo la fine della scorsa stagione e Il tempo, ahinoi, ci sta dando nuovamente ragione. Dato che chi avevamo esplicitamente individuato come principale responsabile del caos sportivo nel quale ci ritroviamo da anni ,non ha avuto ovviamente il coraggio di dimettersi, dati gli INTEREȘSI ormai sempre più paesi, invitiamo il presidente Commis-so e la dirigenza a fare quello che sarebbe stato giusto fare ormai da tempo: cacciare Daniele Pradè per il bene della Fiorentina.PS: Con la chiarezza che ci contraddistingue comunichiamo che questa sarà
L’ULTIMA volta che la Curva Fiesole tratterà questo argomento in queste modalità. A buon intenditore poche parole!”.
Pradè non ha presentato dimissioni nonostante le pressioni. La linea che emerge è di sostegno da parte della società: il dirigente resta al suo posto, con la speranza che i risultati possano ‘riappacificare’ e calmare l’ambiente.
Certo che, se la squadra non inizierà a dare segni positivi, la contestazione potrebbe intensificarsi, anche con proteste organizzate, presenze in trasferta ridotte, o richieste di cambiamento ancora più nette.
La posizione di Pradè potrebbe però essere messa a rischio dalla società, soprattutto se il malumore interno dovesse portare ad ulteriori risultati negativi. Anche l’allenatore e altri membri della dirigenza potrebbero ritrovarsi coinvolti, anche se finora gran parte della critica è diretta verso il Direttore Sportivo.
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