Il tennista piemontese è alla stretta finale per guadagnarsi l’accesso alle ATP Finals: testa a testa col redivivo talento canadese
Fino a qualche settimana fa, anche nei periodi in cui era uscito temporaneamente dalle prime 8 posizioni dell’ATP Race 2025, Lorenzo Musetti poteva contare sul forfait ufficiale, per le ATP Finals, di Jack Draper – che lo precedeva in classifica – e di Novak Djokovic, che da mesi nicchia sulla sua eventuale partecipazione alla kermesse torinese di fine anno.

Se nel frattempo il toscano si è riguadagnato sul campo l’ottava posizione provvisoria in graduatoria (il britannico, fermo da settimane, è uscito dai giochi anche come casella occupata), la qualificazione resta in dubbio a causa dell’ottimo cammino di Felix Auger-Aliassime, il tennista canadese che proprio nella seconda parte di stagione sembra tornato su quei livelli che, anni fa, lo avevano visto guadagnarsi l’etichetta di ‘enfant prodige’.
Capace di spingersi fino alle semifinali all’ultimo Us Open, il nordamericano è in grande rimonta. Proprio nell’ultimo torneo poi – l’ATP Masters 1000 di Shanghai – Auger-Aliassime ha battuto nettamente il finalista di Monte Carlo con un perentorio 6-4, 6-2 che ha fatto scattare l’allarme anche relativamente alla corsa verso Torino.
Allo stato attuale, con Musetti atteso al confronto con Tsitsipas a Vienna e l’ex allievo di Toni Nadal che attende la sfida col connazionale Gabriel Diallo a Basilea, la classifica dice che ‘Muso’ conserva ancora 490 punti di vantaggio sul rivale. Un bottino non certo rassicurante, ma comunque da non dilapidare negli ultimi appuntamenti stagionali prima di Torino.
Musetti non può più sbagliare: partito il rush finale verso Torino
Giova ricordare che però il giocatore azzurro potrebbe anche insidiare la settima posizione, quella occupata dall’australiano Alex de Minaur, oggi distante da lui di soli 60 punti. La situazione, ovviamente, resta fluida. E ovviamente molto, se non tutto, dipenderà già dall’esito del torneo di Vienna, in cui Musetti è chiamato a fare strada se non vuole incassare la beffa da parte del recente vincitore del torneo di Bruxelles, dove ha battuto in finale Jiri Lehecka.

Il nativo di Carrara, che sembra finalmente aver preso le misure con la superficie ‘hard’, ha anche un ulteriore stimolo per far bene in questo rush finale di stagione: il forfait di Jannik Sinner per la Final Eight di Coppa Davis lo ha inevitabilmente innalzato al ruolo di ‘primo violino’ della spedizione azzurra a Bologna.
Un motivo in più per far bene a Vienna e nel successivo importante appuntamento col Masters 1000 di Parigi (cemento indoor), quando verranno ufficialmente chiusi i conteggi della Race e determinate in via definitiva le posizioni per le ATP Finals. Sperando che Novak Djokovic decida di prendersi una settimana di riposo rinunciando alla kermesse nel capoluogo piemontese…