Funziona poco o nulla in questa Fiorentina e l’ultimo posto in classifica è lo specchio di questa situazione. Ma nel corso dell’estate, i tifosi si esaltavano per un attacco che faceva sognare. La permanenza di Kean, reduce dai 19 gol del campionato scorso, era un punto di ripartenza, così come il riscatto di Gudmundsson che con Pioli, si diceva, avrebbe trovato la spinta giusta per decollare. Senza dimenticarci dell’esperienza di Dzeko e della spesa per Piccoli, prelevato per 25 milioni più due di bonus dal Cagliari, uno degli acquisti più onerosi della storia viola.
Poi però il campo ha messo tutti di fronte ad un’altra realtà. Oggi, secondo le stime di Transfermakt, l’attacco della Fiorentina vale 92,7 milioni. Un valore che non rispecchia assolutamente il rendimento in campo. In sette gare di campionato il reparto avanzato della Fiorentina ha realizzato un solo gol, quello di Kean contro la Roma. Per il resto buio totale, al di là di qualche episodio sfortunato.

Kean e l’attacco non carburano: la statistica negativa
L’anno scorso, dopo 7 giornate, l’attacco viola aveva realizzato 5 reti, frutto dei tre gol di Gud e dei due di Kean Se è vero che per Kean può essere più complicato riconfermarsi, va anche detto che è emerso che, in alcune partite, mettergli accanto un partner lo abbia depotenziato. Per Gud, un assist, quello con il Cagliari, appare più difficile trovare una spiegazione al suo rendimento con la maglia viola, soprattutto se rapportato a quello con la sua nazionale e con il Genoa due stagioni fa.
Per ritrovare numeri così negativi per il pacchetto avanzato della Fiorentina bisogna andare parecchio indietro nel tempo. In particolare occorre tornare alla stagione ’91-92, iniziata con Sebastiao Lazaroni in panchina, poi sostituito da Gigi Radice. Gli attaccanti in rosa erano Batistuta (alla sua prima stagione italiana), Branca, Banchelli e Borgonovo. Nelle prime sette giornate, tra le punte segnò un gol solo Batistuta, il primo in A, nella vittoria per 3-1 contro il Genoa. Sono passati ben 34 anni e la Fiorentina arrivò dodicesima in un campionato a diciotto squadre.

La Conference dovrà inevitabilmente riaccendere le punte, dato che, in questa competizione, Gud, Piccoli e Dzeko hanno già segnato. Kean è ancora a secco, complice anche la squalifica. Di sicuro deve aumentare anche la produzione offensiva della Fiorentina. Per fare un esempio, contro il Milan i viola tra l’altro hanno trovato il gol senza mai tirare in porta. Le punte devono essere anche messe nelle condizioni di poter segnare.