Giornata molto importante quella di ieri per quanto riguarda i lavori di restyling dello stadio Artemio Franchi di Firenze ma che tuttavia non ha portato buone notizie. Il Comune infatti ha reso noto che la nuova Curva Fiesole non sarà pronta per l’anno del centenario come era inizialmente previsto, provocando una reazione di delusione e malcontento da parte di tifosi e società. Il Corriere Fiorentino ne ha parlato questa mattina nella sua edizione odierna.
Come riportato dal quotidiano non è stata accolta bene la notizia sui ritardi dei lavori allo stadio Franchi. Una notizia che era comunque nell’aria visto che grossi passi avanti non se n’erano visti nonostante la Fiorentina fosse stata mandata a giocare in trasferta le prime quattro gara stagionali, proprio per agevolare il tutto. La società viola nella giornata di ieri ha prontamente emesso un comunicato di disappunto sulla situazione con i cantieri che andranno avanti anche nel corso della stagione 2026/2027. Il Corriere Fiorentino questa mattina si sofferma proprio sulla reazione del presidente Rocco Commisso alla notizia dei ritardi annunciata dal Comune di Firenze nella giornata di ieri.

Commisso stizzito, la Fiorentina può rivalutare il proprio coinvolgimento
Non l’avrebbe presa benissimo il presidente Commisso secondo quanto affermato dal quotidiano, la notizia dei ritardi nei lavori di restyling dell’impianto. L’iniziale cronoprogramma (ed unico ad oggi), parlava di una Curva Fiesole che doveva essere pronta per l’anno del centenario e dunque massimo per il prossimo agosto. Così invece non sarà e questo non può che aumentare il malumore che già si respira da tempo in città. Già durante l’ultima sosta il tifo organizzato viola si era fatto sentire con degli striscioni e secondo la Repubblica (ed. Firenze) potrebbero esserci delle proteste nel corso della gara contro il Bologna di questa domenica.

“Cosa stanno combinando?”. Questa sarebbe stata la reazione a caldo del presidente della Fiorentina Rocco Commisso che si era da sempre detto pronto ad investire sullo stadio, ma in cambio di tempistiche certe e del controllo sui lavori del secondo lotto. Il presidente avrebbe addirittura chiesto ai suoi dirigenti di rivalutare il coinvolgimento del club del progetto Franchi. Il Comune intanto è a lavoro per rivedere il cronoprogramma e i costi intanto continuano a lievitare. Mancano infatti circa 110 milioni di euro.