L’attaccante romano, ancora alle prese con qualche infortunio di troppo, potrebbe lasciare i nerazzurri: lotta a tre per il suo cartellino
Nemmeno il tempo di festeggiare il ritorno al gol in Serie A dopo un’intera stagione, la scorsa, passata quasi interamente ai box per un duplice infortunio che lo ha costretto a guardare 37 partite su 38 di campionato dalla tribuna, che Gianluca Scamacca ha dovuto nuovamente fare i conti con la sfortuna.

Andato a segno nella gara d’esordio della nuova Atalanta di Ivan Juric alla prima stagionale a Pisa – il prodotto delle Giovanili della Roma ha spezzato un digiuno che durava dal 26 maggio del 2024 in campionato – il bomber si è fermato poco dopo per un’infiammazione al ginocchio che ha gettato in allarme il giocatore e lo staff medico del club orobico.
Per uno col suo storico di infortuni infatti, non è stato affatto un bel segnale lamentare nuovamente problemi fisici. La rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro sofferta ad agosto 2024, a cui è seguita una lesione muscolo tendinea alla coscia destra lamentata lo scorso 1 febbraio (che lo costrinse ad un’operazione chirurgica che gli fece chiudere anzitempo la stagione), avrebbero già limitato pesantemente l’ascesa del calciatore, nel giro della Nazionale sia nell’ultimo periodo targato Roberto Mancini che sotto la guida di Luciano Spalletti.
Stavolta però fortunatamente l’assenza dai campi è stata relativamente breve: Scamacca ha saltato di fatto 4 gare di campionato e 2 di Champions, tornando a disposizione del suo tecnico che lo ha prontamente reinserito nelle rotazioni d’attacco.
Inevitabilmente, considerando l’intero anno scorso di inattività, le polveri sono ancora bagnate, ma in questa fase per il classe ’99 è importante innanzitutto mettere minuti nelle gambe. Il gol arriverà, questo è certo.
Scamacca, corsa a tre: Allegri e non solo sulle sue tracce
Fermo restando che l’attaccante debba dimostrare di aver superato le difficoltà fisiche che lo hanno tormentato da un anno e mezzo a questa parte, il suo profilo resta tra i più appetibili per risolvere i problemi offensivi di diverse squadre. O semplicemente per migliorarne la resa in termini di gol.

Giova infatti ricordare che prima del grave infortunio nell’ultimo ritiro estivo agli ordini di Gasperini (il tecnico che più ha valorizzato le sue doti), il romano aveva realizzato 19 gol nelle 44 gare stagionali in tutte le competizioni nel 2023/24. La stagione che portò la Dea ad issarsi sul tetto d’Europa conquistando l‘Europa League.
In vista del mercato di gennaio sono già tre le società che potrebbero essere interessate al suo acquisto. Oltre al Milan, che si interroga sulla produttività offensiva di Santiago Gimenez, ci sono anche il Como di Cesc Fabregas e il Bologna di Vincenzo Italiano. Tutti club che, avendo delle legittime ambizioni di qualificazione alle Coppe europee attraverso il campionato, potrebbero giovarsi non poco delle prestazioni del centravanti.