Un brutto lutto che ha colpito la Fiorentina proprio in queste ore, creando un forte dispiacere sia all’interno della società che nei tifosi della Viola
Un personaggio molto importante, che aveva visto accrescere la propria popolarità nel corso degli anni, con una professionalità inflessibile e un grande attaccamento alla causa. Anche il resto del mondo sportivo italiano non può che omaggiarlo a dovere.

Il momento è particolarmente delicato in casa Fiorentina, considerando quello che è successo in queste ultime settimane, sia per quanto riguarda il campionato che la coppa. I Viola erano partiti come una delle squadre che poteva giocarsi qualcosa in Serie A, addirittura un piazzamento in Champions League, come sognato da qualcuno. In realtà il gap con le altre squadre sembra essere ancora troppo importante per lottare, specie se alla ottava giornata ancora non hai vinto nemmeno una partita.
Stefano Pioli ha salvato la propria panchina grazie al pareggio firmato da Moise Kean su rigore contro il Bologna, evitando di essere esonerato già a fine ottobre. Di certo servirà qualcosa di più per rialzare la testa e costruire una Fiorentina degna di questo nome. I tempi passati sembrano tremendamente lontani e chissà cosa ne avrebbe pensato il grande Raffaello Paloscia, un giornalista che la Viola forte l’ha seguita per anni, raccontando entrambi gli Scudetti della storia.
Si è spento a 97 anni il grande giornalista sportivo Raffaello Paloscia: una vita a parlare di Fiorentina e non solo
Firma storica de “la Nazione”, Paloscia è morto a Firenze all’età di 97 anni. L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’Associazione Stampa Toscana (Ast), con il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti, e il Gruppo Toscano giornalisti sportivi, con il presidente Franco Morabito e il Consiglio direttivo.

Paloscia era nativo di Urbino, classe 27 settembre 1928, e in carriera aveva raccontato anche diversi Mondiali di calcio e Olimpiadi. Al fianco della Fiorentina ha assistito ai titoli del 1955-56 e 1968-69, mentre per il suo novantacinquesimo compleanno, venne insignito della Penna d’oro dall’Associazione Stampa Toscana ed entrò come ambasciatore nella Hall of Fame del Museo Fiorentina.
Paloscia ha seguito la sua squadra fino a quando la salute glielo ha consentito, dimostrando un attaccamento e una professionalità non indifferente. Di certo questa ultima stagione gli deve aver lasciato l’amaro in bocca, per un inizio al di sotto di ogni aspettativa.