Il CT azzurro, sempre attento ai riscontri del campo nei match di Serie A, potrebbe regalare la prima gioia al difensore: arriva la chiamata
Sebbene l’aritmetica non abbia ancora emesso il suo verdetto, l’Italia di Rino Gattuso guarda agli ultimi due match di qualificazione ai Mondiali del 2026 con la consapevolezza che lo scenario più realistico è quello di assicurarsi il secondo posto nel Gruppo I. Un piazzamento che garantirebbe alla Nazionale azzurra quanto meno di disputare gli spareggi per staccare finalmente (dopo la mancata partecipazione alle ultime due edizioni) il pass per la kermesse iridata.
Nessuno si sta facendo troppe illusioni sulla possibilità che la Norvegia non vinca il suo match casalingo contro l’Estonia, che precederà di tre giorni lo scontro diretto di San Siro con la formazione scandinava. Contestualmente alla sfida di Haaland e compagni contro la nazionale baltica, l’Italia dovrà fare il suo in trasferta contro la Moldavia.
Una vittoria consentirebbe agli azzurri di avvicinare il secondo posto aritmetico, senza però coltivare troppi sogni di seppellire di gol la Norvegia per ribaltare una differenza reti che al momento vede i nordici veleggiare con un eloquente +26 rispetto al +10 dell’Italia.
Insomma, il test contro l’ottima compagine scandinava servirà più che altro come confronto utile in vista delle sfide dei citati spareggi di marzo 2026. Quando l’Italia avrà l’obbligo di non fallire ancora una volta l’appuntamento mondiale.
Gattuso, prove tecniche di Mondiale: prima convocazione
Ovviamente in questa situazione, sebbene sembri un po’ paradossale, c’è spazio per qualche sperimentazione nelle convocazioni di metà novembre per gli ultimi due impegni ufficiali. Oltre ad attendere che, a febbraio 2026, l’atalantino Honest Ahanor sia convocabile con la selezione azzurra (il problema riguarda la cittadinanza del prodigio classe 2008), Gattuso intende premiare l’ottimo rendimento di inizio stagione di un difensore che finora non ha saltato nemmeno un minuto in campionato.
Cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, lui che è nativo proprio di Bergamo, Enrico Delprato sta vivendo la sua miglior stagione in carriera da professionista. Capitano del Parma, club in cui è approdato nel luglio 2022 dallo stesso club orobico, l’esterno destro classe ’99 è un punto fermo della compagine emiliana.
Dopo aver accumulato 12 presenze con l’Under 21 qualche anno fa, il bergamasco sembra prossimo a regalarsi la prima chiamata anche nella Nazionale maggiore, sempre a caccia di nuovi profili che possano essere delle valide alternative a coloro che, per il momento, sembrano i titolari designati dal CT. Occhio però alle sorprese, e soprattutto allo stato di forma dei singoli: se Delprato dovesse continuare così, chissà che non possa regalarsi anche la gioia di andare ai Mondiali…
