Pioli si affida a Kean e Gud per sfidare l'Inter (LaPresse) - FiorentinaUno.com
La Fiorentina di Stefano Pioli domani è chiamata a una grande sfida: a San Siro ci sarà l’Inter di Chivu. Per risalire la china dopo questi due mesi difficili in termini di risultati in campionato, l’allenatore emiliano punterà sui suoi uomini migliori in ogni zona del campo. In attacco, dunque, è il momento per Moise Kean e Albert Gudmundsson di salire in cattedra.
Il pareggio con il Bologna, arrivato in extremis, ha dato perlomeno alcune risposte positive sul piano del carattere della Fiorentina e della capacità dei calciatori più carismatici di prendersi le responsabilità senza fallire: i due calci di rigore con cui è stato rimontato l’XI di Italiano, infatti, sono stati segnati (con estrema freddezza) dai due attaccanti principi della formazione viola, Moise Kean e Albert Gudmundsson.
Il match contro i nerazzurri non è certamente dei più agevoli, data la forza dell’avversario e la vicinanza con i prossimi impegni in Serie A e Conference League (Lecce, Mainz) prima della sosta per le Nazionali di novembre; tuttavia, se il match di domenica scorsa ha insegnato qualcosa è che quando c’è da prendersi responsabilità importanti il numero 20 e il numero 10 non si tirano certo indietro. Ecco che dunque Pioli spera di ricevere un importante aiuto da loro due in questo momento così delicato.
L’islandese è per molti la chiave di volta della trequarti gigliata: una volta entrato finalmente in condizione (dopo le grandi prestazioni in Nazionale) l’ex Genoa potrebbe davvero essere decisivo per fornire a Kean i palloni giusti per essere letale in zona gol. I segnali positivi ci sono già stati: gol appena entrato contro il Rapid Vienna e gol su rigore per il momentaneo 1-2 contro i felsinei. Con l’Inter servirà il miglior Gud.
Oltre a dover scegliere chi mettere accanto a Kean (Gud in vantaggio ma occhio a Piccoli), mister Pioli dovrà decidere chi affiancare a Caviglia e Mandragora in cabina di regia: Fagioli è ancora favorito ma Fazzini – recuperato dopo le noie post Roma – può garantire più vivacità e accompagnare meglio l’azione offensiva rispetto all’ex Juventus. In difesa, pochi dubbi invece: Ranieri, Pongracic e Marì proveranno a proteggere De Gea, anche se l’impressione è che lo spagnolo sarà comunque chiamato alla solita grande partita tra i pali come spesso gli è accaduto fino a ora. Sulle fasce, spazio a Dodo’ e Gosens.
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