Pioli San Siro (foto LaPresse)-FiorentinaUno.com
La panchina di Stefano Pioli alla Fiorentina è diventata oggetto di discussione nelle ultime settimane. Da un lato, la società ha comunicato di non avere al momento in mente un cambio, dall’altra il vento a Firenze comincia a soffiare contro il Mister dei viola.
Dopo un avvio di stagione al di sotto delle aspettative, la posizione dell’allenatore viola è tornata in primo piano. I risultati non arrivano e dopo il pareggio contro il Bologna, questa sera è arrivato un altro colpo duro da digerire: anche contro l’Inter una sconfitta pesante con 3 reti subite; abbiamo visto che la squadra fatica a esprimere un’identità chiara e, soprattutto, la sensazione diffusa è che il progetto tecnico non stia decollando come sperato dalla proprietà. Pioli sperava di arrivare alla Fiorentina con l’obiettivo di rilanciare il club dopo stagioni altalenanti, ma invece adesso si ritrova a dover gestire una fase complicata. Il gioco non convince, le statistiche sono impietose e la pazienza della piazza — notoriamente esigente — inizia a esaurirsi. I tifosi chiedono una svolta immediata, mentre sui social si moltiplicano gli appelli per un cambio in panchina.
Dalla società, per ora, trapela calma apparente. Le parole ufficiali vanno tutte nella direzione della fiducia: “Non è in discussione”, hanno ribadito più volte fonti vicine al club. Tuttavia, le prossime gare saranno decisive per capire se questa linea potrà reggere. La dirigenza, guidata da Rocco Commisso valuta con attenzione la situazione, consapevole che un nuovo ribaltone tecnico comporterebbe costi economici e d’immagine. Sul piano tattico, Pioli non è riuscito a dare continuità alle buone prestazioni della scorsa stagione. La Fiorentina appare disunita, prevedibile in fase offensiva e vulnerabile dietro. L’assenza di un centravanti realmente prolifico pesa, ma le responsabilità non si fermano certo agli interpreti: l’impostazione di gioco, spesso troppo prudente, ha ridotto la brillantezza che aveva reso la squadra viola una delle più interessanti d’Italia.
In caso di risultati ancora negativi, dopo il pareggio del Bologna e la sconfitta di questa sera con l’Inter, la dirigenza potrebbe essere costretta a intervenire. Tra i possibili sostituti circolano già alcuni nomi di peso, uno su tutti -riporta Il Mattino – è Thiago Motta, profilo emergente e apprezzato per il suo calcio moderno. L’ex tecnico bianconero deve ancora percepire 15 milioni l’anno fino al 2027 dalla Juventus, in piu avrebbe rifiutato recentemente la panchina del Monaco, in Ligue 1.
Pioli, dal canto suo, resta concentrato: sa che solo i risultati potranno salvargli la panchina. Le prossime settimane, con sfide cruciali in campionato e coppa, saranno una prova di maturità non solo per lui, ma per tutta la Fiorentina. Firenze attende risposte: il tempo delle giustificazioni sembra ormai agli sgoccioli.
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