Il tennista azzurro, uscito al secondo turno al Rolex Masters di Parigi, ha visto vanificata la possibilità di tornare nella ristretta élite
L’impresa non si presentava tra le più semplici, questo è vero. Ma sarebbe bastato un altro piccolo sforzo – tradotto in altre due vittorie sul lento cemento di Parigi – per concludere la stagione nel modo migliore: rientrando in quella Top 20 già raggiunta dal giocatore azzurro la scorsa estate.

Non ce l’ha fatta, Flavio Cobolli, a superare l’ostacolo chiamato Ben Shelton, il talentuoso tennista americano col quale tra l’altro, nel corso di un 2025 che resta ultra positivo, aveva avuto da ridire in modo polemico in occasione dell’incrocio di Toronto.
Opposto all’attuale numero 6 del mondo (nell’aggiornamento live del ranking lo statunitense precede Alex de Minaur di un’incollatura), il romano ha lottato con vigore soprattutto nel primo set, conclusosi solo al tie-break in favore del suo avversario. Nel secondo set Shelton ha controllato abbastanza agevolmente la situazione, chiudendo il match 6-3 e garantendosi il passaggio in ottavi di finale.
Un vero peccato per il fiorentino di nascita, invero non troppo fortunato nel sorteggio del tabellone dell’ultimo ATP Masters 1000 della stagione. Nonostante, grazie al secondo turno raggiunto in Francia, Cobolli abbia (ri)guadagnato una casella attestandosi in 22esima piazza, la missione di rientrare tra i primi 20 del mondo grazie ad un torneo che di punti ne assegna tanti, è svanita sotto i colpi del mancino americano.
Cobolli, missione fallita: la sconfitta pesa
Intendiamoci: il 2025 di Flavio resta assolutamente positivo, anche perché impreziosito da due titoli ATP – i primi della sua ancor giovane carriera – vinti nel corso dell’anno solare e sublimati dal best ranking personale ottenuto a fine luglio con la 17esima posizione nella classifica mondiale.

La voglia di chiudere alla grande in un torneo importante era però tanta, e certamente la prematura eliminazione non è stata inizialmente digerita bene dal tennista e dal suo staff. Considerando poi l’annunciata assenza di Jannik Sinner per la Final Eight di Coppa Davis, un eventuale cammino glorioso a Parigi avrebbe potuto essere decisivo per convincere il CT Filippo Volandri a schierare il giocatore in uno dei due singolari previsti nel quarto di finale contro l’Austria.
Ad ogni modo c’è ancora tempo per avanzare la propria candidatura per il prestigioso appuntamento di Bologna: la sensazione è che, quanto meno per la prima sfida ad eliminazione diretta, Volandri sceglierà due singolaristi tra Musetti, Berrettini e lo stesso Cobolli. Flavio è pronto a far valere sul campo le capacità già abbondantemente mostrate in un 2025 davvero soddisfacente.
 
  
  
  
  
 