Ondata di proteste viola, Commisso nel mirino: la tensione sale a Firenze

La scorsa notte Firenze si è riempita di tanti striscioni, con cui il tifo organizzato ha tappezzato la città. La contestazione nei confronti della società è ormai ai massimi storici e non risparmia nessuno, calciatori, dirigenza, allenatore ma anche presidente. Tutti striscioni firmati Curva Fiesole. Da zona Statuto a Campo di Marte, la rabbia del popolo fiorentino monta in tutte le direzioni.

«Squadra, allenatore, società, siete la vergogna di questa città» si legge in uno di questi striscioni. E poi «Questa città non può più tollerare, squadra e società vi dovete svegliare», «Andate tutti a ca***e…da Rocco all’ultimo, Comune compreso», oppure «Società fantasma che non interviene, Firenze ne ha le p***e piene». Questi gli esempi più significativi della rabbia del tifo viola.

Tifosi Fiorentina protesta
Tifosi Fiorentina protesta(foto ANSA)-FiorentinaUno.com

La rabbia dei tifosi contro Commisso

Situazione non facile quella a Firenze. Nella giornata di ieri Daniele Pradé ha rassegnato le dimissione e oggi al Franchi c’è una partita molto importante per le zone basse della classifica contro il Lecce. Nel frattempo il tifo organizzato della curva Fiesole attacca con diversi striscioni la società e il presidente Rocco Commisso. Questo per esempio il titolo dell’edizione fiorentina de La Repubblica: “La curva Fiesole attacca Commisso e la Fiorentina dà l’addio a Pradè”.

Il presidente Commisso, riporta il Corriere dello Sport, è stato messo al corrente della decisione di Pradè. L’ormai ex DS ha preferito fare un passo indietro, che ha poi comunicato a Pioli e alla squadra, volto a dare un segnale forte e a responsabilizzare il gruppo alla vigilia della partita contro il Lecce che più delicata non si può, e quello delle dimissioni è stato un gesto che non ha lasciato insensibili i calciatori.

Pradè si è dimesso
Pradè si è dimesso (foto ANSA)- FiorentinaUno.com

In quei frangenti Pradè ha ricordato l’importanza della gara di oggi spronando tutti a una reazione che serva alla squadra viola per battere il Lecce. Lui non ci sarà al Franchi. Dopo il colloquio con la dirigenza, si è atteso l’arrivo della squadra per la seduta del mattino e poco prima di mezzogiorno anche squadra e staff sono stati messi al corrente della decisione di Pradé, in uno spogliatoio dove regnava il silenzio assoluto. Forse nessuno si aspettava una mossa del genere, ma i giocatori, dopo che Pradé è uscito, hanno voluto testimoniare la loro vicinanza, tanto da andare tutti nell’ufficio del dirigente, al primo piano del padiglione che ospita la prima squadra.

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