Corvino ritrova la Fiorentina: tra ricordi, intuizioni e voglia di stupire il Franchi

Fiorentina-Lecce non è una semplice partita. Oltre ad essere una gara fondamentale per il futuro di Pioli, è anche la gara degli ex, primo su tutti Pantaleo Corvino. Il dirigente vernolese, infatti, ha costruito molti dei suoi successi e generato numerose plusvalenze proprio con la squadra gigliata.

Le scorie di un addio non proprio tranquillo non potranno mai cancellare le emozioni e quanto di buono fatto da Pantaleo Corvino alla Fiorentina. Il capoluogo toscano ha ospitato il punto più alto della lunghissima carriera del direttore sportivo partito dai campi della provincia di Lecce.

Corvino con Pioli
Corvino con Pioli(foto ANSA)-FiorentinaUno.com

La carriera di Corvino: dalla provincia alla Champions

Dopo una lunga gavetta nelle serie minori e la parentesi al Lecce, nell’estate del 2005 Pantaleo Corvino approda alla Fiorentina ricoprendo il ruolo di direttore sportivo. Nei suoi anni alla guida dell’area tecnica viola, contribuisce a raggiungere per tre volte il quarto posto in campionato, una semifinale di Coppa UEFA, una semifinale di Coppa Italia e un ottavo di finale di UEFA Champions League. Il 18 marzo 2012 la Fiorentina annuncia la separazione tra le parti in seguito alla naturale scadenza del contratto.

Dopo una parentesi al Bologna( 2014-2016), che riporta in massima serie, Corvino torna alla Fiorentina il 30 maggio 2016 come direttore generale dell’area tecnica. Durante questo secondo periodo in viola si distingue per l’acquisto di Dusan Vlahovic, acquistato nel 2018 dal Partizan per soli 1,5 milioni di euro e successivamente venduto alla Juventus nel 2022 per circa 80 milioni, generando una plusvalenza record per la Fiorentina. Il rapporto con il club, però, termina nel 2019 in seguito al cambio di proprietà con l’acquisizione della Fiorentina da parte di Rocco Commisso. L’addio, però, non è stato dei più semplici, come affermato dallo stesso dirigente:

“La storia dice che ero un ds di una proprietà che non c’era più e quindi era giusto che, nonostante un contratto di altri tre anni, non era giusto rimanere. Il fatto che lo abbia detto io, dal bilancio si può vedere che i tre anni di contratto non mi sono mai stati risarciti.”

Chiesa con i compagni del Liverpool
Chiesa scoperto da Corvino(FiorentinaUno – ANSA)

Tra grandi acquisti e scoperte ‘esotiche’

Nella sua doppia parentesi alla Fiorentina, Corvino portò in Italia alcuni dei talenti più promettenti del calcio europeo, come Stevan Jovetic, acquistato per 8 milioni e venduto al City per 26, e Dusan Vlahovic, preso per appena 1,8 milioni. Oltre a questi, tra i suoi principali acquisti figurano giocatori come Frey, Gamberini, Montolivo, Toni, Mutu, Gilardino, Felipe Melo, Vargas, Cerci, Vieri, D’Agostino, Marchionni e Behrami, oltre a numerosi giovani talenti emergenti come Kuzmanovic, Osvaldo, Ljajic e Nastasic.

Ma come sappiamo, la propensione di Corvino è anche quella di far crescere i propri talenti nelle giovanili, e tra queste possiamo annoverare Federico Chiesa e Federico Bernardeschi, cresciuti nel vivaio viola e divenuti poi campioni d’Europa con la Nazionale italiana e venduti alla Juventus per cifre superiori ai 40 milioni.

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