Il giovane giocatore azzurro è uscito con le ossa rotte, in termini di conseguenze sulla classifica, dall’ultima competizione disputata: che crollo
Mentre tutto il mondo del tennis aspetta con impazienza le ATP Finals, ultimo atto di una stagione emozionante – sublimata dall’incredibile finale del Roland Garros tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner e più in generale dalla grande rivalità tra i due campioni – il circuito sta esaurendo le ultime tappe del 2025.

Proprio a proposito della prestigiosa kermesse torinese, gli appassionati restano in attesa di capire chi saranno, alla fine, gli otto partecipanti al torneo che garantisce al vincitore ben 1500 punti ATP. La lotta per la supremazia mondiale tra il nativo di San Candido e il fenomeno spagnolo si trasferisce dunque sul cemento dell’Inalpi Arena, l’impianto al coperto più grande d’Italia.
Tralasciando in questa sede i pur facili calcoli sulla possibilità del campione azzurro di mantenere la vetta del ranking mondiale anche dopo la fine delle Finals (le probabilità sono invero poche, anche perché molto, se non tutto, dipende dal cammino dell’iberico a Torino), altri tennisti italiani sono impegnati in giro per il mondo nel tentativo di migliorare la propria classifica. Magari chiudendo l’anno in bellezza con un risultato positivo.
Tra questi, un giovanissimo talento 18enne che ha già fatto parlare di sé nella stagione in corso non è riuscito a ripetere l’ottimo risultato conseguito appena la settimana scorsa nel Challenger di Amburgo, quando sconfisse in finale il tedesco Justin Engel.
La prematura sconfitta maturata ad Helsinki nel torneo di categoria 125 è costata al palermitano la perdita di diverse posizioni nel ranking. Ma entriamo più nel dettaglio della situazione.
Federico Cinà, brutto ko: addio alla Top 200
Dopo aver festeggiato, con 11 giorni di anticipo rispetto al suo 18esimo compleanno, la prima vittoria in carriera in un match valevole per una competizione Masters 1000 (parliamo del primo turno di Miami del 19 marzo), Federico Cinà ha concesso il bis a Madrid, un mese dopo, battendo nel match d’esordio Coleman Wong in due set e dando successivamente del filo da torcere ad un big come Sebastian Korda. Con cui ha prolungato la contesa al terzo set dopo aver vinto il secondo parziale.

Da lì in avanti la stagione dell’enfant prodige siciliano ha vissuto di alti e bassi – com’è anche normale che sia a questa età -, tra progressi e battute d’arresto. Emblematiche le ultime due settimane, che lo hanno visto appunto trionfare in Germania ma poi fermarsi subito nel torneo finlandese.
Arrivato ad Helsinki da numero 209 del mondo ma con la prospettiva concreta di migliorare il suo best ranking (202esima casella, raggiunta a metà settembre), il palermitano ha perso al primo turno contro il norvegese Viktor Durasovic, numero 247 della classifica iridata.
Il ko ha comportato per l’azzurro la perdita di ben 13 posizioni in graduatoria: ora Cinà si attesta in 222esima posizione. La missione è ora quella di rialzarsi subito, facendo bene nelle altre competizioni minori del circuito, foriere magari di possibili avanzamenti in classifica per chiudere la stagione in Top 200.