Ennesimo attacco a Jannik Sinner. Anche stavolta però non riguarda una questione di campo ma ben altro
Ci siamo. Lunedì 10 novembre alle 20.30, Jannik Sinner debutterà alle ATP Finals di Torino. Lo farà, nel girone Borg, contro Felix Auger Aliassime. In caso di vittoria, l’azzurro tornerà in campo mercoledì con Zverev. Con una sconfitta, invece, la prossima partita sarà con Shelton.

Sinner ha bisogno di un percorso netto alle Finals (come accaduto lo scorso anno) per confermarsi in vetta al ranking ATP ma potrebbe non bastare se Alcaraz dovesse superare il girone. Una questione, quella della classifica, comunque non prioritaria per Jannik che a sorpresa si è ritrovato al primo posto dopo la vittoria al Masters Parigi per la sorprendente sconfitta di Alcaraz al primo turno con Norrie.
Sinner che, prima dell’esordio alle Finals, ha rilasciato alcune interviste non prive di dichiarazioni significative. In quella con il direttore di Sky Sport, Federico Ferri, Jannik ha ribadito di sentirsi fiero di essere italiano e di essere molto contento di essere nato in Italia e non in Austria o da qualche altra parte.
Duro attacco a Sinner, ecco chi lo accusa stavolta
Dichiarazioni che non sono piaciute all’Associazione dei Fucilieri Sudtirolesi (Südtiroler Schützenbund) che ha pubblicato un comunicato in risposta al numero uno del mondo che – lo ricordiamo – è nato a San Candido e ha la famiglia a Sesto Pusteria, due comuni al confine tra Italia e Austria dove la maggioranza della popolazione è di madrelingua tedesca.

“Caro Jannik sai che affermazioni come questa, soprattutto se escono dalla bocca di una personalità così nota, hanno un impatto che va ben oltre lo sport (..) perché toccano questioni importanti per noi come la nostra storia, la nostra identità e la nostra lingua. Quella stessa Austria che “rifiuti” si è impegnata per i diritti della popolazione sudtirolese in decenni difficili“, questa la prima parte del comunicato che poi si conclude con un invito al tennista a portare rispetto nei confronti di chi popola la sua terra di origine.
“Parla, se vuoi, della tua appartenenza all’Italia ma fallo con rispetto verso tutti coloro che si identificano come sudtirolesi, ladini o membri di un’altra minoranza”, con queste parole l’Associazione dei Fucilieri Sudtirolesi ha preso ulteriormente le distanze dalle parole del campione che è passato, in poco tempo, da un estremo a un altro. Prima, per il suo rifiuto a partecipare alla Coppa Davis, è stato tacciato di essere poco italiano. Poi, dopo l’intervista a Sky, di sentirsi poco austriaco. Come sempre però, Sinner risponderà sul campo. Lì è davvero inattaccabile e mette tutti d’accordo.