Spunta un retroscena sui quattro mesi di Stefano Pioli alla Fiorentina. Ecco cosa è stato rivelato
Una prima parte di stagione da dimenticare per la Fiorentina, desolatamente ultima in classifica con uno sconcertate zero nella casella delle vittorie.

Uno score che è costato la panchina a Stefano Pioli, tornato in panchina dopo l’esperienza all’Al Nassr di Cristiano Ronaldo. Ha rinunciato al ricco ingaggio del club arabo, l’ex tecnico della Fiorentina. Era tanta la voglia di competere di nuovo in Serie A e dimostrare ancora qualcosa dopo l’esperienza al Milan che ha avuto il suo apice con lo Scudetto vinto tre anni anni fa.
Toccherà a Paolo Vanoli provare a risollevare le sorti di una squadra, il cui destino appare già segnato in campionato con la zona europea lontana 14 punti, una distanza insormontabile se non si inverte il trend di risultati. Vanoli che ha ereditato una squadra, rinforzata in una sessione di calciomercato estiva nella quale ci sarebbero state scelte divergente tra dirigenza e allenatore.
Retroscena di mercato sulla Fiorentina, ecco chi voleva Pioli
Di Pioli e dell’attuale situazione della Fiorentina ha parlato Ivan Zazzaroni. Il direttore del Corriere dello Sport è intervenuto al Pentasport di Radio Bruno rivelando alcuni dettagli sulla seconda esperienza in viola dell’allenatore emiliano.
Cominciamo dalla fine e dalla presunta richiesta di una buonuscita al momento dell’esonero. “Su Pioli sono uscite tante falsità – ha puntualizzato Zazzaroni- non ha chiesto un euro in più per rompere il contratto. Aveva veramente l’intenzione di risollevare la squadra e pensava davvero di riuscirci.”
Zazzaroni ha svelato anche un retroscena sul mercato della Fiorentina: “Pioli non è stato accontentato dalla società. Lui Piccoli non lo voleva mentre invece avrebbe preso Lindelof e un altro centrocampista. Sono cose che comunque ci stanno nella costruzione di una squadra.” Piccoli che Pioli ha schierato due volte titolare in 9 partite di Serie A e altrettante in Conference League, competizione in cui l’attaccante ha segnato il suo primo gol in viola con il Sigma Olomuc.

Zazzaroni si è soffermato anche sul nuovo corso della Fiorentina, cominciato domenica scorsa con il pareggio di Genoa. “In primis non bisogna deprimersi anche se ti ritrovi con una società dimezzata e un tecnico nuovo. Ora c’è una cappa di negatività sulla Fiorentina. Immagino che Vanoli prenderà decisioni radicali nel formare la nuova squadra a partire dalla difesa che è l’anello debole (..) Lui sa come salvare la squadra.”
Alla ripresa, si ricomincia da due match che possono dare una prima svolta alla stagione della Fiorentina, quelle contro la Juventus in programma sabato 22 novembre al Franchi e l’Atalanta, avversaria dei viola la settimana seguente. Altri passi falsi non sono ammessi.