Le ultime dichiarazioni di Hamilton sono emblematiche. Un colpo durissimo per lui e tutti i tifosi della Ferrari
Ormai non fa più notizia, ed è questo l’aspetto che più preoccupa. Il weekend del GP del Brasile è stato l’ennesimo in questa stagione in cui la Ferrari non ha fatto gioire i suoi tifosi.
Quinto e settimo posto nella Sprint per Leclerc e Hamilton e doppio ritiro in gara, questo il magrissimo bilancio di una tre giorni che ha complicato anche la lotta per l’unico obiettivo rimasto in questo stagione ovvero la conquista del secondo posto nel Mondiale Costruttori. A tre GP dal termine, la Ferrari è scivolata in quarta posizione, a 26 punti di distanza dalla Mercedes secondo e a 4 dalla Red Bull terza
Tre Gran Premi i prossimi a Las Vegas, in Qatar e a Abu Dhabi che rappresentano anche l’ultima possibilità per Lewis Hamilton di chiudere la sua prima stagione con la Ferrari con almeno un podio in Gara, “impresa” che non gli è mai riuscita se si esclude la vittoria di inizio stagione nella Sprint di Shanghai.
Hamilton, altro weekend da dimenticare in Brasile: incubo e speranza per Lewis
Hamilton ci teneva parecchio a ottenere un buon risultato nel GP del Brasile, paese natio del suo idolo Ayrton Senna cui ha dedicato un altro casco celebrativo. Le sue speranze si sono infrante subito al via quando è entrato in collisione con la Williams di Carlos Sainz. Un successivo tentativo di sorpasso su Colapinto gli ha causato la rottura dell’ala anteriore. Costretto a rientrare ai box, Hamilton ha proseguito la gara con il fondo compromesso. Penalizzato di cinque secondi per lo scontro con Colapinto, Lewis si è ritirato al 39° giro.
Nelle dichiarazioni post gara rilasciate a Sky Sport, Hamilton ha esternato nuovamente tutta la sua insoddisfazione: “E’ un incubo e lo sto vivendo da un pò. Sognavo di guidare la Ferrari ma trasformare questo sogno in risultati è complicato. Resto motivato anche se ci sono alti e bassi. Credo nella squadra e nel lavoro che stiamo facendo.”
Dichiarazioni realistiche e che non possono far male ai tifosi di una Ferrari che sognavano un’annata ben diversa con uno dei piloti più forti di tutti i tempi finalmente alla guida di una delle monoposto di Maranello. Restano tre gare per provare a centrare un risultato almeno soddisfacente e che possa servire, allo stesso Hamilton e alla squadra, come motivazione in vista di un 2026 in cui con il cambio di regolamento su aerodinamica e power unit la Ferrari non può “sbagliare” di nuovo la sua monoposto.
Prossima stagione che è anche l’ultima del contratto che attualmente lega Hamilton alla Ferrari. Proseguire ancora insieme dipende prima di tutto dai risultati, quelli che a Maranello speravano potessero arrivare anche in un 2025 che si è rivelato (purtroppo) avaro di soddisfazioni.
