Vanoli: “Ho accettato la Fiorentina perchè amo queste sfide! Vicini a Richardson per la perdita”

Il nuovo allenatore della Fiorentina Paolo Vanoli – insieme al DS Roberto Goretti – ha presieduto una conferenza stampa di presentazione al Viola Park di Bagno a Ripoli. Tanti i quesiti a cui ha risposto l’ex allenatore di Venezia e Torino, ansioso di mettersi a lavoro durante questa lunga sosta per le Nazionali.

Il direttore generale Alessandro Ferrari ha presentato ai giornalisti i due nuovi arrivati: Paolo Vanoli ha preso il posto di Stefano Pioli (esonerato), mentre Goretti è il successore designato di Daniele Pradè (dimessosi dalla carica di Direttore Sportivo).

Paolo Vanoli (ANSA) - FiorentinaUno.com
Paolo Vanoli si presenta in conferenza stampa (ANSA) – FiorentinaUno.com

Fiorentina, ecco le parole di mister Vanoli durante la presentazione ufficiale al Viola Park

Dopo la presentazione preliminare a cura di Alessandro Ferrari (DG gigliato), ha preso subito la parola lo stesso Paolo Vanoli, in compagnia di Roberto Goretti:

Anzitutto voglio fare le mie condoglianze a Richardson, bisogna stargli vicino … Perché questa è una sfida per me? So che cos’è Firenze e cosa ha dimostrato questa società negli anni, ma forse era destino accettare una sfida del genere. Non ho paura, sarà difficile ma dovremo essere tutti lucidi per uscire da questa situazione. Serve tempo e sacrificio. Mercato? Lasciamo questi discorsi all’esterno. Non mi piace nemmeno compararmi con chi è venuto prima di me, che ha fatto belle cose per la piazza. Sono quasi commosso da quello che vedo qui, questo ambiente deve essere un incentivo per dare qualcosa in più. Guardiamo avanti ma senza esagerare.

Sulla polemica con Gattuso in merito alla situazione Kean

Ferrari – Se un giocatore viene convocato, credo che almeno sia in condizioni di entrare e dare il suo contributo. Moise non ha giocato neanche con noi a Genova. Non ho altro da dire. Lui sta recuperando da questo infortunio e faremo sapere eventuali aggiornamenti.

La domanda a Goretti sull’etica del lavoro e sul ritardo nel cambio di approccio atletico

Goretti – Il mio era un messaggio rivolto ai calciatori, sanno come la penso e come vorrei lavorassero… Abbiamo uno staff che valuta giornalmente le prestazioni, per cui non ho mai notato la necessità di cambiare approccio atletico. Non mi piacciono i giocatori che si stancano subito, dai il messaggio sbagliato: voglio che chi gioca dia il massimo e che migliori ogni aspetto dell’essere calciatore. Caos in questi giorni? Credo che la società sia stata lineare e pronta, poi le notizie che girano possono sviare ed essere vere o meno. Penso che questa settimana sia stata ricca di eventi e comunicati. Mandare via Pioli è stata una decisione sofferta, e tutti ci siamo resi conto di aver sbagliato. Il suo è stato un esonero normalissimo, non ha chiesto nessuna buonuscita. Si sentiva in grado di cambiare marcia ma è stato deciso di interrompere il rapporto, tutto qui. Ringrazio anche Pradè per il suo operato sia tecnico che umano. Adesso abbiamo fatto un reset generale e il nostro unico giudice è la classifica. Ci sarà da soffrire e prendere coscienza della situazione, dobbiamo essere pronti.

Viola Park (Photo by Simone Arveda/Getty Images) via OneFootball - FiorentinaUno.com
Vanoli e Goretti in conferenza stampa al Viola Park (Photo by Simone Arveda/Getty Images) via OneFootball – FiorentinaUno.com

Vanoli sulla metafora dell’elmetto in campionato e sul vincere in Coppa

Noi dobbiamo solo lavorare partita dopo partita, il campionato e la coppa hanno due obiettivi diversi. Dobbiamo solo pensare partita per partita, senza farci troppi problemi o porci troppe domande: affrontiamo l’avversario che abbiamo davanti senza pensare troppo a che competizione stiamo affrontando. Quello che dico qui lo sanno anche i giocatori: ho detto loro “ragazzi siamo qua sotto, il resto non conta nulla!”. Dobbiamo continuare su quello visto a Genova, che per me è un punto di partenza nonostante ci sia ancora tanto da lavorare. Oggi dobbiamo essere umili, ma non con paura. Dobbiamo avere l’umiltà di migliorare per vincere. Non parliamo di mercato, per favore: lasciateci lavorare piano piano senza confonderci le idee. Serve dare qualcosa al nostro presidente e ai nostri tifosi. Lavoro, umiltà, consapevolezza e lucidità.

Sulla necessità di creare una mentalità e su Dodo’ che toglie il follow alla Fiorentina

Sotto questo punto di vista è quasi come avere dei figli… Prendo l’esempio di mia figlia con i follower. La società deve sapere che ormai ci sono anche queste dinamiche, e che bisogna sapersi comportare in un certo modo. Bisogna educare i calciatori anche in questo, perchè ormai siamo dentro a un Grande Fratello. Quando si sbaglia, bisogna chiarire subito e far capire l’errore a chi lo commette, senza bastonarlo o metterlo fuori squadra. Bisogna anche educare a rapportarsi con i giornalisti, è il vostro lavoro e credo che serva far capire un po’ a tutti come funziona il mondo adesso. Si tratta di educazione, secondo me, nient’altro. A Firenze è difficile sopportare le critiche, devi avere le spalle larghe.

L’aneddoto di Goretti sul primo incontro con Vanoli

Ci ha trasmesso una grande carica, mi ha detto “io conosco le strade di Firenze, questa opportunità conta tanto per me. Ho giocato qui e so quanto pesa questa maglia!”. Se alla Fiesole qualcosa non piace è dura, e Paolo questo lo sa.

Ferrari sul progetto fallito con Pioli

Tutti ci aspettavamo una stagione diversa. Il nostro presidente ha stessi già 500 milioni di euro, dimostrando attenzione e ambizione. Abbiamo ottenuto grandi risultati con lui. In questo momento non possiamo chiedere di più al presidente, dobbiamo essere noi adesso a dargli indietro qualche soddisfazione. Speriamo di riuscirci già quest’anno, ma dobbiamo pensare partita dopo partita.

Goretti sugli acquisti estivi e sulle sue responsabilità

Credo che tutti quelli che sono dentro al Viola Park siano responsabili di quanto accaduto di brutto fino a questo momento. Io davo la mia opinione e facevo ciò che mi veniva richiesto. Pradè? Ci scambiavamo opinioni e capitava di avere disaccordi ma tutto nel rispetto reciproco. Dobbiamo tutti quanti essere umili nel dire di aver sbagliato questo o quello. Serve essere consci di quello che dobbiamo fare. Poi più avanti guarderemo al futuro. Ho fatto il mio meglio in tutti i lavori e le mansioni che ho svolto, da Perugia passando per Cosenza fino ad arrivare alla Reggiana e poi qui a Firenze a partire dalla scorsa stagione. La mia prima decisione è stata prendere Vanoli: è una sfida per entrambi, lo sappiamo. Ragionerò come se dovessi stare qui altri 10 anni. Collaboratori? Ne parlerò con Ferrari.

Vanoli sui numeri difensivi della Viola e su come sistemare la situazione

Oggi si lavora tanto sui dati: penso che bisogna lavorare su tutti, partendo però da quelle più semplici. Dobbiamo lavorare sulla compattezza e migliorare nella difesa sui calci piazzati. Dobbiamo avere chiarezza su quello che vogliamo. L’anno scorso sono partito con delle idee ma poi un imprevisto ha fatto sì che queste idee cambiassero. Partiamo dalle basi, poi quando arriverà la fiducia giusta possiamo pensare di fare anche altro. Siamo andati in vantaggio a Genova ma non abbiamo chiuso il risultato, dobbiamo lavorare su questo: saper vincere ma anche imparare a non perdere. […] Il mio ruolo in questo ambiente? Noi dobbiamo riconquistare i nostri tifosi, prima di tutto; dobbiamo far vedere sul campo la voglia di uscire da questa situazione. Serve avere coscienza delle nostre colpe, e serve convincere i tifosi anche accettando le critiche […] Criticità nello spogliatoio? Prendiamo troppi gol, è semplice. Temevo che i ragazzi non fossero consapevoli di dove si trova la squadra in classifica.. Ho detto loro la verità. Abbiamo le qualità per uscire, ma serve essere umili. Il gruppo ha recepito velocemente il mio messaggio: anche oggi in allenamento ho visto gente affamata e vogliosa di uscire da questa situazione. Basta solo non essere frenetici.

Su Fagioli e il suo ruolo a centrocampo

Secondo me può fare la mezzala, ma anche il playmaker. Deve dimostrare però chi è: adesso sta a lui! Con me gioca chi mi porta risultati, tutto qui. La mentalità parte dalla testa, non dai piedi. Chi incontra la Fiorentina, dico sempre ai ragazzi, sogna di essere al posto vostro… Tutti dobbiamo essere presenti e tutti siamo importanti. Con 5 cambi bisogna tutti spingere al massimo, alzare il livello […] Sulle doppie sedute? Ho scelto di fare così perché abbiamo un bellissimo centro sportivo, ne approfitto per conoscere meglio i ragazzi e per inculcare loro la mia idea. Chiarisco sulla condizione fisica, una volta per tutte: faccio dei test per avere in mano dati concreti sulle prestazioni dei calciatori. Se hai determinati parametri non posso farti allenare a caso, voglio sapere come farti rendere al meglio con il mio metodo di allenamento. Siamo andati a Genova dopo la Germania, i ragazzi sono stati bravi a reggere la difficoltà. Piccoli non ha il fisico di Dodo e non posso farlo allenare come faccio allenare Dodo’.

Goretti e il tipo di accordo con mister Vanoli

Il contratto è fino a giugno 2026 con opzione a favore della Fiorentina per l’anno successivo. Vanoli ci ha detto di voler allenare la Fiorentina, poi sui dettagli ci ha praticamente dato carta bianca sul tema burocratico […] Se sento la responsabilità di stare qui? Un dirigente deve essere bravo a rimanere lucido. Vedo questa situazione come una grande opportunità e una grande sfida.

La domanda a Ferrari su quanto successo nelle ultime settimane e sulle dimissioni di Pradè

Daniele ha già deciso a fine stagione che sarebbe rimasto qui ancora per poco tempo… Voleva portare a Firenze un risultato ottimo, non ha mai fatto un giorno di vacanza. S’era rotto qualcosa coi tifosi, e c’era lo stimolo di cambiare. Non voleva alimentare ulteriori polemiche. Rispetto la sua scelta, gli si deve riconoscere il massimo impegno e la massima professionalità.

Vanoli su Gudmundsson

Non devo capire io lui, deve capire lui me. Stesso discorso che ho fatto con Fagioli. Si deve cambiare mentalità. Penso che è un giocatore importante che noi, ma siamo tutti sulla stessa barca. Ogni giocatore deve giocare per il compagno e deve saper fare le due fasi […] Sono stato soddisfatto da quanto ho visto domenica, ho un gruppo giovane e dinamico, e questo mi ha sollevato molto. Ho detto ai ragazzi di voler scrivere una pagina nuova. La lavagnetta di Allegri? Se ci ancoriamo al passato è ancora più difficile… Ora abbiamo la sosta e lavoriamo per mettere dei tasselli partita per partita: è così che si esce dalle difficoltà. Kean? Abbiamo un grande parco attaccanti da poter sfruttare. Devo solo capire come metterli insieme, per esempio Moise e Piccoli sono simili ma potrebbero giocare insieme. La priorità è in altri reparti, sono fortunato ad averli. Dico loro solo di essere al servizio della squadra e del compagno di reparto.

Ferrari e l’obiettivo dato dalla società a Vanoli

Abbiamo speso dei soldi e condiviso un mercato con il vecchio allenatore. Ci aspettavamo delle cose ma non è andata come pensavamo. Adesso dobbiamo solamente guardare in faccia la realtà. Vogliamo solo fare un punto dietro l’altro, non penso serva a qualcosa dire adesso a cosa puntiamo. Se ho mai pensato di dimettermi? Assolutamente no. Ho un presidente che crede nel lavoro che faccio, ho delle grandi responsabilità che sono uno stimolo.

Vanoli sull’atmosfera al Franchi con i lavori

Onestamente penso che questo possa darci difficoltà ma non voglio che sia un’alibi. I tifosi erano lì a sostenerci, a Genova, come fanno sempre.

 

Gestione cookie